PALERMO. Alla luce della crescita esponenziale di contagi in Sicilia, il Comitato tecnico scientifico regionale starebbe valutando provvedimenti più restrittivi, procrastinando inoltre la riapertura di tutte le scuole, comprese quelle primarie e secondarie di primo grado. È l’orientamento emerso nel corso della riunione che si è svolta nel pomeriggio di ieri con l’assessore regionale all’Istruzione e Formazione professionale, Roberto Lagalla, e l’assessore alla Salute, Ruggero Razza.

Nelle ultime 24 ore (il dato è aggiornato alle 18 di ieri) sono stati 1.692 i nuovi positivi al Coronavirus in Sicilia su 9.767 tamponi processati.

“La crescita dei contagi non è inattesa. È il risultato di comportamenti che tutti abbiamo avuto modo di rilevare e documentati anche da alcune immagini arrivate dalle nostre città. Se da un lato osserviamo, fortunatamente, un’incidenza non critica dei ricoveri ospedalieri, dall’altro è opportuno prevedere concrete azioni contenitive parametrate alla situazione”, ha commentato l’assessore regionale alla Salute.

Ad intervenire anche il sindaco di Palermo Leoluca Orlando, pronto a chiudere le scuole: “Siamo nuovamente nella situazione di qualche mese fa, quando sono stato costretto a sospendere un provvedimento già pronto ancorché di dubbia legittimità per le scuole di competenza comunale. La scuola è importante, certamente, ma non possiamo per questioni di principio provocare una strage. Lo stesso vale per le attività economiche per le quali torniamo a chiedere interventi adeguati. Non è inoltre accettabile continuare a bloccare la capacità dei Comuni di rendere servizi essenziali per vincoli e limiti di spesa che altri paesi europei hanno sospeso e che in Italia continuano a essere vigenti.Non sono tollerabili impuntature di burocrazie di Palazzo che sembrano vivere fuori dalla attuale realtà. Se è emergenza si adottino provvedimenti di emergenza che tutti gli altri paesi europei hanno già adottato. Non vi è più tempo da perdere”.

Da stamani è chiusa al pubblico la sede di Palazzo delle Aquile. La decisione è stata adottata dopo un accertato caso di positività al Covid-19 di un dipendente comunale. Previsto, come da protocollo, l’avvio della sanificazione dei locali di piazza Pretoria.

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