MESSINA. “Il presidente Musumeci modifichi immediatamente la sua ultima ordinanza in merito alle modalità di traghettamento sullo stretto di Messina. Per effettuare l’attività ed i controlli previsti dalle sue disposizioni, bisogna concentrare tutto sul porto di Tremestieri altro che usare la Rada di San Francesco”. Così il sindaco di Messina, Cateno De Luca, che ha inviato una nota al Presidente Musumeci, al Prefetto, al Presidente Mega, alla Capitaneria di porto e alla Protezione civile.

“Nell’ordinanza n. 5 del 13.3.2020 del Presidente della Regione Siciliana per contenere il contagio da COVID 19, nell’allegato 2 si inserisce tra gli altri provvedimenti un Protocollo per messa in sicurezza della continuità del traghettamento dello Stretto di Messina – continua. infatti, il primo cittadino – Tale protocollo è stato redatto dai vettori che operano nello Stretto di Messina senza alcuna previa consultazione e condivisione con gli Enti territoriali competenti ed è stato recepito ed adottato da Codesta Presidenza in modo pedissequo ed acritico, senza curarsi di interpellare questa Amministrazione. L’attuazione del protocollo arrecherebbe dunque gravi conseguenze sia sul piano della congestione veicolare, sia sotto l’aspetto del contenimento del rischio di contagio attesa l’inevitabile conseguenza derivante dall’attraversamento dei TIR nel centro città”.

Si ricorda che in data 10 marzo 2020, presso la Prefettura di Messina si è tenuto un Comitato per l’Ordine e la Sicurezza, durante il quale si è discusso circa la possibilità di attuare il protocollo per messa in sicurezza della continuità del traghettamento dello Stretto di Messina che era stato trasmesso informalmente dalla Caronte & Tourist con espresso parere negativo circa la sua attuazione per le conseguenze che l’applicazione dello stesso avrebbe determinato all’interno del territorio comunale e soprattutto per l’impossibilità di gestire, in un momento di particolare criticità, un ulteriore problema legato all’attraversamento dei TIR all’interno del centro urbano.

“L’Amministrazione comunale – afferma De Luca – con un numero esiguo di agenti di Polizia Municipale idonei al servizio operativo territoriale, è impegnata a gestire la concomitante chiusura della carreggiata del viadotto Ritiro con obbligo di uscita di tutto il flusso veicolare dallo svincolo di Giostra con re-immissione in autostrada sempre dal detto svincolo, che comporta la necessità di garantire un presidio costante da parte della Polizia Municipale”.

Riserve sul citato protocollo sono state espresse anche dal Comandante della Capitaneria di Porto di Messina, C.V. Gianfranco Rebuffat, confermando la necessità di mantenere l’assetto della navigazione dello Stretto secondo lo schema di ripartizione del traffico vigente. Anche il Presidente dell’Autorità di Sistema Portuale dello Stretto, ingegnere Mario Paolo Mega, con nota firmata digitalmente del 14.03.2020, ha manifestato perplessità circa il contenuto dell’Ordinanza con specifico riferimento all’All. 2 dell’Ordinanza Presidenziale n. 5/2020 e contestualmente ha chiesto al Presidente della Regione di rivalutare le decisioni adottate tenendo in debito conto le osservazioni già formalizzate dalle Autorità Marittime.

“È per tale motivo – conclude il sindaco De Luca – che anche l’Amministrazione comunale aderisce alle osservazioni e riserve espresse dalle Autorità Marittime e dalla Presidenza dell’Autorità di Sistema Portuale, rilevando che ogni decisione che in qualche modo determini uno spostamento dei porti di approdo rispetto a quelli attualmente operanti, ha inevitabili riverberi sulla gestione della viabilità cittadina e sulla sicurezza dei cittadini messinesi, che viene messa a repentaglio quotidianamente dall’attraversamento dei TIR. Proprio per contenere i disagi derivanti dal necessario attraversamento dei TIR del centro cittadino e limitarne quanto più possibile i rischi, il Comune di Messina ha adottato nel tempo una serie di provvedimenti finalizzati a indirizzare tutto il traffico gommato (o quanto meno quello derivante dal trasporto merci) sul Porto di Tremestieri. Mantenere il traffico gommato pesante su tale porto, consentirebbe un più adeguato controllo sotto il profilo strettamente sanitario. Tra l’altro, in questa ordinanza non si è tenuto conto dei pendolari dello Stretto, messinesi che lavorano a Villa San Giovanni o a Reggio che non possono essere sottoposti a quarantena volontaria. Da questa ordinanza vanno esclusi tali pendolari. Chiediamo dunque al Presidente Musumeci, alla luce di quanto rappresentato, di revocare il provvedimento di recepimento del Protocollo proposto dalle società di navigazione dello Stretto, in quanto questa Amministrazione non intende esporre la cittadinanza ad ulteriori sacrifici oltre quelli che già si stanno sopportando a seguito della emergenza Corovavirus”.

«Condividiamo l’esigenza di attuare un piano di emergenza per tutelare i membri degli equipaggi e i passeggeri in un’area nevralgica come lo Stretto di Messina, ma è fondamentale che qualsiasi decisione venga adottata con il coinvolgimento di tutte le parti in causa, tenendo conto delle indicazioni di chi ha competenza di legge in materia di sicurezza della navigazione, come le Capitanerie di porto e l’Autorità di Sistema Portuale dello Stretto». Scrivono, invece, i deputati regionali all’Ars Valentina Zafarana e Antonio De Luca in merito al protocollo “anticoronavirus” che Caronte & Tourist, Blueferries e Meridiano Lines hanno sottoposto alla Regione Siciliana per la messa in sicurezza del traghettamento sullo Stretto.

«L’obiettivo principale – proseguono – è quello di salvaguardare l’incolumità dei cittadini e di adottare tutti i provvedimenti necessari per limitare la diffusione del virus, garantendo il regolare svolgimento dei collegamenti marittimi e gli approvvigionamenti dei beni di prima necessità. Al contempo, è altrettanto fondamentale scongiurare possibili ripercussioni sulla sicurezza cittadina, evitando il transito di centinaia di mezzi pesanti per le vie del centro», concludono, chiedendo alla Regione di rivedere i provvedimenti messi in atto tenendo in considerazione le indicazioni delle Autorità Marittime e dall’Autorità Portuale e non solo quelle dei vettori privati.

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