MESSINA. Mancano ormai pochi giorni al primo “Pride” messinese: un evento storico che si terrà per la prima volta in riva allo Stretto il prossimo 8 giugno, con la parata per vie del centro che rappresenterà il culmine delle tante iniziative promosse in questi mesi dagli organizzatori e dalle tantissime realtà cittadine che hanno dato il loro supporto alla manifestazione.

In attesa dell’evento clou, il movimento Cambiamo Messina dal Basso interviene con un comunicato e invita tutta la cittadinanza a partecipare in massa alla parata, annunciando inoltre un evento in scena il 7 giugno nei locali della “La Stanza dello Scirocco”.

«Il nostro Paese – scrivono gli attivisti – versa oggi in una fase di totale regressione umana tanto che anche anni di battaglie per i diritti rischiano oggi di andare in fumo, minacciate dai trasmettitori di odio per professione. Diventa fondamentale quindi, a livello nazionale ma anche europeo e mondiale, resistere e rispondere all’avanzata dei movimenti nazionalisti e reazionari che hanno nel loro mirino la distruzione dei diritti civili e sociali di tutte quelle soggettività ingiustamente discriminate poiché scoglio che argina il modello bigotto anacronistico di cui questi movimenti si alimentano.

Serve oggi resistere e più che mai schierarsi con forza e scegliere da che parte stare: per questo, Cambiamo Messina dal Basso sceglie di schierarsi con forza accanto a coloro che l’8 giugno sfileranno nella nostra città per il primo Pride dello Stretto. 

Partecipare ad un Pride – proseguono – significa lottare. Partecipare ad un Pride caratterizzato da una piattaforma intersezionale, un documento politico che crede nei valori della democrazia, dell’antifascismo, della libertà di pensiero, del femminismo intersezionale, nel valore della differenza della parità di genere e i diritti delle persone è un onore.

È quindi fondamentale Partecipare, e dunque lottare, per promuovere fattivamente azioni concrete in favore della tutela dei diritti civili, contro ogni forma di discriminazione, di intolleranza e di violenza, inaccettabili nel 2019».

«Crediamo – scrivono ancora – nella necessità di continuare ad impegnarsi per sostenere ed affermare la piena uguaglianza tra le persone nella società, auspicando che lo possa fare chiunque; proprio in questi giorni, sulla nostra pagina Facebook sta trovando spazio un glossario con i termini più in uso nella comunità LGBT, perché siamo convinti che conoscere sia il miglior modo per comprendere e non aver paura e per non dare spazio ai pregiudizi. Conoscere per combattere l’ignoranza dilagante, le leggende metropolitane e i luoghi comuni diventati combustibile dei movimenti nazionalisti e razzisti. CMdB ritiene che le questioni che riguardano i diritti umani non si possano affrontare prescindendo dalle intersezioni tra genere ed etnia, classe, orientamento sessuale, condizioni fisiche ed economiche.  In quest’ottica, venerdì 7 giugno, dalle ore 17:30 presso “La Stanza dello Scirocco”, terremo la nostra iniziativa Le G che sconvolsero il mondo: Genere e Genitorialità“: crediamo fermamente che esiste il diritto delle persone a realizzare pienamente e liberamente se stesse nella società con la piena equiparazione di tutte le famiglie attraverso il riconoscimento della responsabilità genitoriale, del diritto all’adozione piena, del matrimonio egualitario ed il diritto delle figlie e dei figli delle coppie omogenitoriali di essere tutelati. In merito, interverranno Serena Maiorana (editor e scrittrice in ottica di genere), Francesca Lisi e Luciana Lobuono (Rete Genitori Rainbow), a cui si aggiungerà la testimonianza “arcobaleno” di Laura e Sabrina ed alcune letture.

«Lottiamo insieme – concludono – per una società il cui manifesto sia l’uguaglianza, e non la disuguaglianza. Lottiamo assieme per una società in cui l’ignoranza sia confinata e il più possibile delegittimata, lottiamo per favorire discussioni e stimolare la collaborazione tra varie forme di attivismo, nella convinzione che ogni forma di marginalizzazione e di discriminazione ci riguardi e vada combattuta, insieme e con forza. Rispondiamo alla paura del diverso con la bellezza e la gioia dello stare assieme».

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