Francesco Venezia e l’isolato urbano, progetto sulla fiumara Zaera

 

Francesco Venezia

L’architetto Francesco Venezia (1944) è uno di quelli che in Italia e in Sicilia hanno costruito anche piccole e controllatissime architetture, muri perfetti e spazi introversi. A Messina ci arriva chiamato a consultazione per il Simposio sull’isolato nel 1985, fra tanti gruppi di architetti italiani e stranieri chiamati a interrogarsi sulla forma della citta di Messina attraverso proposte che influenzeranno il dibattito locale e nazionale.

Venezia elabora un progetto radicale in cui, alla ripetizione geometrica della maglia degli isolati del Piano Borzì, impone un’interruzione forte, svelando attraverso la costruzione di un argine l’elemento originario e di forma di una delle fiumare e della sua corsa da monte a mare. Venezia immagina un elemento parallelepipedo unico che ingloba l’alveo dello Zaera che poi si termina a mare. Le azioni sono di “spingere” a riva l’architettura dall’interno della città e costruire un vuoto intermedio, “costruire” la testata che poi diventa Palazzo a mare con un elemento dimensionale importante, ma anche piazza gradonata coperta che vede il mare e la navigazione e il teatro in sommità. Palazzo a mare, piazza a mare, fiumara e giardino cavo, sono elementi dimensionali estremi e radicali, ma insieme elementi comprensibili che affiorano dal repertorio antico quasi classico delle città mediterranee.

 

 

La testata del Palazzo a mare sulla fiumara Zaera

 

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Massimilano
Massimilano
12 Agosto 2020 13:30

un grazie all’arch. Luciano Marabello per questo regalo che aiuta a ricordare ai messinesi, emigrati e non, la dignità che merita la Città.