Le case gialle di Bordonaro e quelle affinità elettive con le case cubiche di Rotterdam

 

La mostruosità anni’70 nata per urbanizzare un villaggio a metà tra la baraccopoli e la savana, al tempo a qualcuno sembrò davvero una buona idea, sia dal punto urbanistico che da quello sociale. Sfortunatamente, c’è voluta la sociologia per spiegare che no, quell’idea è stata folle e ha miseramente fallito nel suo compito, creando un ghetto tipo Zen a Palermo, Librino a Catania e, seppur con qualche velleità architettonica in più, le vele di Scampia a Napoli.

Proprio un peccato, perchè se fossero nate qualche anno più tardi, le case gialle di Bordonaro avrebbero potuto prendere un’altra strada. Poteva non essere una cattiva idea quella di inserire, nel contesto socio-architettonico devastato, le intuizioni di Piet Blom: case cubiche ”traslate” (in olandese kubuswoningen ) e dalle geometrie interne alle quali il cervello umano fa fatica ad abituarsi, provocando un senso di smarrimento e vertigine. Esattamente quello che si prova ad immaginare una scelta urbanisticamente più sbagliata di quella che ha creato le case gialle di Bordonaro. Combinazione, colore delle case cubiche di Rotterdam. Quando si dice le affinità elettive.

 

Le case gialle di Bordonaro

 

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