Gli emirati, Dubai e quel “furto” degli isolotti artificiali

 

Dubai spostati, non sei nessuno. Quando ancora l’emirato era terra da pascolo per cammelli, qui a Messina discutevamo già con l’archistar spagnola Oriol Bohigas per costruire un isolotto artificiale al largo di via santa Cecilia, come prevedeva il Piau elaborato dall’ex assessore ai Lavori pubblici del Comune di Messina Gianfranco Scoglio. Sfortunatamente, la cosa è andata per le lunghe, e gli arabi, che ad attitudine decisionale e capacità di attrarre capitali sono giusto un tantino più concreti dei messinesi (non a caso loro hanno inventato i numeri e noi la focaccia), si sono accaparrati la paternità dell’isolotto artigianale. E siccome gli piace esagerare, di isolotti ne hanno fatti tre: Palma Jumeirah, Palma Jebel Ali e Palma Deira, lasciandoci con un palmo di naso. Non contenti poi, gli hanno affiancato The World e The Universe. Quando si dice non avere il senso della misura. Nel frattempo qui stiamo ancora discutendo. Senza fretta, e senza capitali, ma con tanta focaccia.

 

“Trova le differenze”

 

 

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