E’ morto a 83 anni in carcere, dove stava scontando l’ergastolo, Charles Manson, leader di una setta chiamata la “Famiglia”, responsabile di omicidi e stragi in California nel 1969. Tra le vittime degli omicidi da lui compiuti ed ispirati, ci fu anche un italoamericano di Los Angeles, nato da genitori emigrati in America da Lipari.

La notte del 10 agosto del 1969, Manson e la sua banda, si introdussero a casa di Leno La Bianca , uccidendo l’uomo e la moglie Rosemary. La Bianca, il cui nome di battesimo era Pasquale, era figlio di Antonio La Bianca, nato nel 1894 a Canneto di Lipari.

L’omicidio dei coniugi La Bianca fu particolarmente efferato: un membro della Family incise la parola “war” (guerra) sullo stomaco di Leno, e col sangue delle vittime i membri della Family scrissero “death to pigs” (morte ai porci) e “rise” (insorgete) sulle pareti del soggiorno, mentre sul frigorifero venne trovata la frase “Healter Skelter”, versione sgrammaticata del titolo della canzone dei Beatles su cui Manson si era fissato da tempo, sostenendo che contenesse un messaggio in codice rivolto al gruppo.

Il più conosciuto dei macarbi omicidi della setta è stato il massacro di Cielo Drive, un sobborgo di Los Angeles, del 9 agosto 1969, in cui i membri della “family” trucidarono cinque persone, tra le quali l’attrice Sharon Tate, che aveva 26 anni ed era all’ottavo mese di gravidanza. Suo marito era il noto regista polacco Roman Polanski.

 

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