“Conferma della sentenza”. Nessun dubbio per il pg Enza Napoli  che ha chiesto di confermare la condanna a Roberto Mangano, il ventenne che al culmine di un litigio per strada sferrò una coltellata uccidendo Salvatore La Fauci, 55 anni, manovale, morto qualche ora dopo l’arrivo in ospedale. Il processo, approdato in Corte d’Assise d’appello, è quasi alla conclusione. 

Sul banco degli imputati c’è Roberto Mangano, un giovane che in primo grado, in abbreviato, è stato condannato a 30 anni. Era il 13 luglio 2015 quando un banale litigio per strada scatenò la tragedia. Ad accendere la scintilla, come fu accertato nel corso delle indagini, una frenata improvvisa del giovane che era alla guida di un’auto proprio mentre La Fauci stava attraversando la strada nei pressi di villa Dante. I due si ritrovano poco dopo al rione Provinciale, ci fu un furioso battibecco, la reazione del manovale, il giovane che sfodera un coltello e lo colpisce all’addome. Un solo colpo ma fatale. La Fauci si accascia a terra sanguinante, vienetrasportato al Policlinico dove purtroppo muore poco dopo lasciando due figlie. Nel frattempo la Squadra mobile risale al giovane che, accompagnato dal suo legale, l’avvocato Antonello Scordo, si presenta direttamente in Questura.

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