Solo Andata

(Claudia Bruno; NN editore, 2022)

Ludovica e Cristian si amano. Hanno vent’anni e vivono in una casa poco fuori Roma che chiamano “il cantiere”, un’eterna promessa di futuro e completezza. Quando lui, ricercatore medico, ottiene un incarico a Londra, Ludovica reagisce come a un trauma: trova conforto solo in Ombra, la loro piccola gatta cieca, e nei quaderni in cui scrive formule e diagrammi a cui si affida per ancorarsi al mondo. Dopo un anno, Ludovica riesce a raggiungere Cristian nella sua squallida soffitta londinese, convinta di poter ricomporre così la sua vita frammentata. Ma la città diventa un collage di passati imperfetti e futuri anteriori, una voragine di grattacieli e locali notturni che la inghiotte, spingendola verso un’esistenza ai margini, in bilico tra sogno e realtà, dove finalmente riesce a perdonarsi e trovare la sua dimensione esistenziale. In una spirale narrativa vivida e avvolgente, Claudia Bruno incanta il lettore con una voce sincera che segue il moto ondoso dei pensieri. Sola andata è un romanzo che assomiglia al destino, un labirinto che si sdoppia e si riflette in ogni direzione, raccontandoci il viaggio di chi, per conoscersi davvero, è disposto ad abbracciare la vastità del presente.

Consigliato a chi ha cambiato da poco città, lavoro o amore o a chi vorrebbe farlo.

 


 

Donna vuol dire natura selvaggia

(Abi Andrews; Atlantide, 2020)

È la storia di una giovane donna che decide di intraprendere un lungo viaggio, attraversando via mare e via terra l’Islanda, la Groenlandia e il Canada fino ad arrivare in Alaska, circondata solo dalla natura selvaggia. È un romanzo di avventura, un libro di viaggio, un personalissimo saggio politico e filosofico tra letteratura naturalistica e scientifica, un manifesto femminista per il ventunesimo secolo. Crescere, abbandonare la ragazza e diventare la donna che si siede nei caffè da sola, nelle biblioteche da sola, ovunque da sola, davvero, senza avvertire il fastidio dell’essere fuori posto, fraintesa. Una donna che ha la sicurezza di essere nel posto giusto, esattamente dove vuole essere. “Ora comincio a sentirlo. Un corpo che dice, prima ancora che qualcuno pensi di fare domande: no grazie, sto dove ho intenzione di stare”

Consigliato a chi ha bisogno di fare un viaggio iniziatico: forse è arrivato il momento di pianificarlo.

 


 

La notte in cui suonò Sven Vath

(Lucio Aimasso; Casa Sirio, 2017)

Federico Morelli. Sedici anni, bocciato, technofolle. Senza futuro. Per tutti sei il Moro, per te tutti sono Denis, Pennello e Sfinge, i tuoi Soci, l’unica famiglia che riconosci. Tuo padre ti ficca la testa nel piatto mentre la Bellina guarda in silenzio. Sei un fallito, finirai male. Tu però una cosa la sai: non diventerai come lui. Un bacio rubato dopo sere di sesso, la morte che ti sorride da quella finestra che non sai mai se chiudere, quella notte dove tutto è finito. E poi la techno, l’MD, la Chiusa e la noia. I ragazzi di oggi non hanno smesso di sognare, non ne hanno avuto il permesso.

Da leggere per riflettere sulle difficoltà delle nuove generazioni

 


 

L’inganno delle sciamane

(Fumiko Enchi; Safarà, 2019 -prima 1965)

Pubblicato in Giappone per la prima volta nel 1965, L’inganno delle sciamane mette in scena, nei palazzi splendidamente adornati e carichi di segreti della corte del periodo Heian, l’indimenticabile storia d’amore tra l’Imperatore Ichijō (980-1011) e la sua Prima Consorte Teishi, e la sottile lotta politica messa in atto dal potente Cancelliere Michinaga per dividerli. La strategia dell’alto funzionario passerà per il corpo e per le labbra di ingannevoli sciamane, due sorelle che loro malgrado diverranno potenti guardiane di verità e menzogne, nonché autentico cuore di una storia memorabile che ha attraversato i se- coli fino a giungere a noi grazie alla limpida scrittura di Fumiko Enchi. Attraverso un intreccio sul limitare tra verità storica e romanzo, in un ordito delicato e potente, Namamiko monogatari viene consegnato ai lettori contemporanei come un’esperienza letteraria di rara intensità.

 

Consigliato a chi subisce il fascino del Giappone.

 


 

Dal vinile a spotify

(Roberto Razzini; People, 2017)

Dal vinile come oggetto di culto all’ascolto mordi e fuggi dello streaming, da Sanremo a X Factor: cambia la fruizione, ma le canzoni e gli autori restano. Roberto Razzini, Managing Director di Warner Chappell Music Italiana, racconta l’evoluzione della musica in questi anni – dai supporti ai metodi di fruizione e promozione – con lo sguardo privilegiato di chi è stato testimone e protagonista, dietro le quinte, di molti dei maggiori successi musicali di queste tre decadi. Dagli esordi come ragazzo di bottega alle trasferte a Los Angeles, dal primo tour con Umberto Tozzi alla collaborazione con Burt Bacharach e tanti autori e interpreti, italiani e stranieri. La storia di una passione che si è fatta mestiere, sempre dalla parte delle canzoni.

Consigliato ai collezionisti compulsivi, agli audiofili o semplicemente agli amanti della musica.

 

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