Costellazioni familiari

di Ana LLurba (2022); Casa editrice: Eris

Ana Llurba rappresenta situazioni comuni e quotidiane: l’amicizia, l’esplorazione della sessualità, l’adolescenza e la vita adulta, la maternità e le crisi matrimoniali, i legami affettivi e i contesti lavorativi. Allo stesso tempo ogni narrazione esce dall’ordinario per immergersi in dimensioni altre. I suoi personaggi si confrontano con l’ancestrale e il simbolico, tra riti individuali e collettivi, in una molteplicità di immaginari in cui esseri mitologici e non umani si mischiano a noi in realtà sfumate, insondabili. Il motore di queste storie è sempre il desiderio, il fallimento e la necessità di una qualche forma di redenzione.
Nel lavoro di Ana Llurba weird e femminismo speculativo si fondono in sfaccettate e conturbanti istantanee di una quotidianità distorta, per sondare le possibilità della paura e dell’ignoto, verso i territori più instabili della nostra mente, ma con la giusta dose di ironia e humor nero, in una coralità di voci che suonano al contempo sconosciute e familiari.

Consigliato a chi subisce il fascino dell’ignoto nella quotidianità

 

 Libro rotto

di Luca Buoncristiano (2017); Casa editrice: el doctor sax

Dal sito dell’editore: Joe Rotto è l’archetipo del più cattivo dei salesmen, uno spacciatore di peccati che vende di tutto: armi, droghe, esplosivi, cadillac e cacciabombardieri. I suoi clienti vanno dai più miserabili alle celebrities d’America. “Il mondo è fatto di dipendenze, ed io sono qui per questo” è il suo adagio. La storia ha inizio quando si trova nella discoteca più in voga della città, per curare i suoi affari assieme al fedele cagnetto Sid, e decide di fare una telefonata per recuperare un debito non ancora saldato dal Re del pop in persona: Michael Jackson, minacciandolo di prendersi la sua amata Neverland. Da questo momento in poi, il viaggio di Joe e Sid verso la Città degli Angeli, si tramuterà in una vertiginosa discesa nei più reconditi angoli del mondo Rotto.

Una scoperta assolutamente outsider: consigliato ai curiosi che vogliono approfondire la controcultura dell’editoria

 

Cronologia dell’acqua

di Lidia Yuknavitch (2022); Casa editrice: nottetempo

nuoto, il corpo che si perde e si ritrova nell’acqua, e la letteratura, il desiderio di scrivere senza compromessi, sono le uniche due certezze di Lidia. “La cronologia dell’acqua” è così la storia di una vita che “non segue alcun ordine. Gli avvenimenti non rispondono al rapporto di causa ed effetto come vorremmo. E tutta una serie di frammenti e ripetizioni e trame,” perché “questo condividono il linguaggio e l’acqua”. Tutto scorre, nelle parole come nelle corsie di una piscina, in questo romanzo che rinnova radicalmente la tradizione del memoir, raccontando senza ipocrisie il genere, la sessualità, l’abuso, l’elaborazione del lutto, il superamento della sofferenza. Lidia cresce con un padre violento e una madre incapace di proteggerla, in una famiglia che la condizionerà anche quando, proprio grazie a una borsa di studio per il nuoto, riuscirà ad allontanarsi. Colpita da una perdita straziante, si trova a fare i conti con un dolore estremo: Lidia reagisce, sbaglia, cerca nell’alcol e nel sesso una via di fuga, tocca il fondo, reagisce ancora, riprende a nuotare. Dentro la muove un desiderio di vita e di creazione – e attraverso incontri decisivi con autori come Ken Kesey e Kathy Acker prende forma il suo cammino di scrittrice. Il viaggio che Lidia affronta, e nel quale trascina con passione e levità struggente il lettore, è un viaggio di dipendenza e autodistruzione, e poi di sopravvivenza. Un viaggio che trova una conciliazione finale in un amore sincero, in un figlio che nuota felice anche se malissimo, e in un libro, questo, che testimonia una nuova profonda consapevolezza di sé nel proprio mondo.

Consigliato a chi pensa che l’acqua sia il suo elemento naturale e chi ama la scrittura amara e profonda di Chuck Palahniuk

Fra le tue dita gelate

di Francisco Tario (2022); Casa editrice: safarà

Con una prosa limpida di inquietante bellezza e umorismo i racconti surreali, grotteschi e sensuali qui raccolti illuminano i varchi di accesso verso quella dimensione altra che scorre parallela alla quotidianità, disseminando il testo di anticipazioni che solo i lettori più scaltri sapranno individuare svelando, solo in parte, l’enigma della narrazione. Nascite mostruose, oceani senza fine, manicomi, sepolture tradite, specchi diabolici e sogni pericolosi: lo spirito avanguardistico di Tario avverte il lettore che siamo sul territorio sdrucciolevole tra la veglia e il sonno, tra l’incubo e il ricordo, e che il solo modo di uscirne è attraversarlo, facendo attenzione a non scivolare per sempre nel lato del possibile.

Consigliato a chi ama confondere il sogno con la realtà.

 

Il club dei mancini

di Gunter Grass; Casa editrice: marotta e cafiero

Diciannove racconti comici e surreali, satirici e grotteschi, dove viene fuori tutta la potenza della scrittura aggressiva dello scrittore tedesco. In queste pagine incontrerete una fantomatica associazione in cui sono ammessi solo i mancini, in cui si esalta la mancinitudine. Parlerete con una donna che non sopporta il suono delle mele masticate. Guarderete un toro murato nella parete di un matador in pensione che prende vita alla vista di un drappo rosso. Leggerete di uomini che partecipano ad attacchi terroristici a ritmo di valzer e altri che attendono di veder un pesce comparire in giardino. Il tutto stampato su carte colorate che trasformano questo libro in un oggetto di design, ogni volume è un esemplare unico. Il club dei mancini esalta la diversità e l’unicità.

Marotta e Cafiero sono straordinari: ogni uscita è un capolavoro. Consigliato a chi non li conosce e li ama già e a chi li conosce e senza dubbio li amerà.

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