MESSINA. “Il referendum Montemare rappresenta una  sconfitta delle politiche per il decentramento”.

A sostenerlo è il consigliere della terza Municipalità di Fratelli d’Italia Alessandro Cacciottoche invita l’Amministrazione Comunale ad una profonda riflessione. 
“Fette di territorio rivendicano servizi, rappresentanza, poteri decisionali, ed invece, per quel che concerne l’organo istituzionale che dovrebbe essere il riferimento, è cambiato solo il nome, da Circoscrizione a Municipalità. Da decenni si parla in città di decentramento amministrativo senza che alle parole siano seguite fatti concreti”, scrive in una nota, parlando di un “accentramento amministrativo” che taglia fuori sia come servizi che come potere decisionale le Municipalità.

“Decentrare i servizi – prosegue – è un modo per avvicinare la Pubblica amministrazione al cittadino, ed il referendum del Comitato è la risposta ad un decentramento inesistente, a sottovalutare che ci sono ‘porzioni di territorio’ che rivendicano la presenza che poteva e che deve essere garantita dando concretamente alle Circoscrizioni o Municipalità i tanto famosi ‘pieni poter’, anche e soprattutto in termini di risorse oltre che di servizi ed uffici”.

“Invece,  ancora oggi, nonostante sia stato ‘partorito’ un nuovo regolamento che ha cambiato il termine Circoscrizione con Municipalità, nulla è cambiato”, continua
l’esponente di Fratelli d’Italia, che ricorda anche l’art. 5 della Costituzione: “La Repubblica, una e indivisibile, riconosce e promuove le autonomie locali; attua nei servizi che dipendono dallo Stato il più ampio decentramento amministrativo; adegua i principi ed i metodi della sua legislazione alle esigenze dell’autonomia e del decentramento”.

“Decentrare – conclude Cacciotto – è un termine così tanto antico ma che ancora oggi fa paura. Significa ‘spogliarsi’ di pezzi di potere facendoli gestire ad organismi più vicini a persone o cose. Non sappiamo cosa accadrà col referendum Montemare, sappiamo però che non basta ‘un balcone sui laghi’ a rivoluzionare un territorio.
L’ auspicio è che maturi, a chi di competenza, la consapevolezza di riorganizzare tutta la macchina amministrativa e burocratica per dare il valore che meritano a organi istituzionali, le Municipalità, che si prodigano in tutti i modi per la risoluzione delle problematiche e per dare voce ai cittadini”.

 

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