MESSINA. Entra nel vivo l’inchiesta sulla morte di una bambina di quattro mesi deceduta all’ospedale di Taormina il 27 gennaio scorso. Sono 19 i medici iscritti nel registro degli indagati. Si tratta di un atto dovuto da parte della procura per permettere a tutte le parti di partecipare all’accertamento tecnico irripetibile. Dopo i risultati dell’esame medico legale, il magistrato potrebbe decidere se restringere o meno la rosa degli indagati.

Il sostituto procuratore Roberta La Speme, che dopo la denuncia dei genitori ha aperto un’inchiesta sulla vicenda, ha fissato per giovedì prossimo il conferimento, nominando due consulenti: un medico legale ed un neonatologo. Il reato ipotizzato è responsabilità colposa per morte.

A chiedere l’intervento della magistratura erano stati i genitori della piccola, una coppia messinese, lui impiegato e lei casalinga, che avevano presentato una denuncia ai carabinieri. L’ospedale di Taormina ha chiesto ai genitori il permesso di eseguire un’autopsia.

Nella denuncia, i genitori hanno raccontato che la loro bambina era nata ad ottobre con una patologia, la “tetralogia di Fallot”, un problema alle arterie polmonari. La piccola era stata operata all’inizio di novembre all’ospedale di Taormina. Dopo l’intervento i genitori speravano che la situazione potesse volgere per il meglio. A dicembre viene eseguita una tracheotomia. A seguito di altri esami, sempre a dicembre,  è emersa la necessità di un altro intervento per permetterle di respirare meglio. Purtroppo, il 27 gennaio scorso le condizioni della piccola si sono aggravate fino al decesso. I genitori sono assistiti dall’avvocato Giuseppe Abbadessa.

 

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