Non accenna a placarsi il dibattito sul Ponte sullo Stretto, tornato improvvisamente in auge in questi giorni di campagna elettorale. A rilanciare l’idea della grande opera, dopo Graziano Delrio, l’assessore regionale Marco Falcone, Gentile (Rfi) e Armani (Anas), è stato l’ex premier Silvio Berlusconi, che considera il Ponte un’opera prioritaria per il rilancio della Sicilia, definita “una regione in agonia”.  “È la prima cosa da fare. Fosse per noi l’avremmo già fatto – ha commentato il Cavaliere – Quando è arrivata la sinistra al governo, con il ministro Antonio Di Pietro, per non fare in modo che passasse alla storia come il ponte di Silvio, hanno pagato un mare di penali alle imprese con cui avevamo fatto gli appalti”.

Parole che non hanno tardato a suscitare le prime reazioni a caldo, fra le quali quella di Alessandro Di Battista, che ha tirato in ballo la criminalità organizzata: «Si può dire tutto di Berlusconi, non che sia stupido. Se parla ancora di ponte sullo stretto è per una ragione precisa: lancia un messaggio alle mafie», ha scritto il deputato grillino su Facebook, annunciano un comizio ad Arcore.  Il Cavaliere – secondo Di Battista  – “si rivolge a Cosa Nostra, quella stessa Cosa Nostra che per anni ha pagato grazie all’intermediazione di Dell’Utri”. “Il 9 febbraio – prosegue il pentastellato – farò un comizio ad Arcore. Mi piacerebbe proiettare alcuni pezzi della sentenza di condanna di Dell’Utri proprio sulle pareti di casa sua. Non so se tecnicamente sarà possibile ma ho già in mente un’alternativa. Vi chiedo di venire ad Arcore, invadiamola pacificamente, e soprattutto portate tante persone. Spezziamo insieme finalmente questo terribile incantesimo che dura da 25 anni”.

A replicare a Di Battista, a stretto giro di posta, è stato il commissario di Forza Italia in Sicilia Gianfranco Miccichè,  secondo il quale “quella di Di Battista è solo becera dietrologia per attaccare un progetto da cui trarrebbe giovamento l’Italia intera. È la solita incompetenza dei grillini… Mamma mia, che pericolo che correremmo con questi qui, per fortuna non possono vincere perché vinceremo noi”, ha commentato. “Oggi Di Battista – spiega Miccichè – ha detto la più grande delle sciocchezze. Ma cosa crede? Che la mafia possa pilotare il progetto di un’opera così grande che coinvolgerà le istituzioni italiane ed europee? La mafia è interessata a tutti gli appalti che può pilotare – prosegue Miccichè -, ma di certo non è in grado di pilotare un progetto come quello del Ponte sullo Stretto: un’opera importantissima che avrebbe l’attenzione di tutti i media internazionali. Il Ponte sullo Stretto è un progetto fondamentale per il Paese e rappresenta il primo step di quel Piano Marshall per la Sicilia fortemente voluto da Silvio Berlusconi”.

 

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Pio
Pio
6 Febbraio 2018 18:35

Di Battista è uno dei pochi politici onesti, anche all’interno dei 5 stelle. Ecco perché gli hanno preferito di maio. Che il ponte sullo stretto sia mafia lo sanno anche i bambini. E il peggio è che una mafia che passa lasciando uno sconcio inutile.