MESSINA. «Il Ponte sullo Stretto è realmente un attrattore di opere e con questo spirito ho già portato all’attenzione del ministro Salvini il progetto per una nuova aerostazione intermodale che farà dell’aeroporto Tito Minniti un “ponte verso il ponte”, il centro di un sistema di collegamenti con potenzialità internazionali» a prendere parola il senatore della Lega Nino Germanà.
«La realizzazione del Ponte- scrive- il rilancio del Tito Minniti, l’avvio di decine di cantieri in Sicilia ed in Calabria sono la giusta premessa per ripensare l’aeroporto di Reggio Calabria come parte integrante di un sistema logistico che guarda ad un bacino di milioni di utenti. Una nuova visione dell’aeroporto calabrese, al centro di un sistema intermodale di collegamenti, garantirà il diritto alla mobilità di migliaia di siciliani, renderà sempre più concreta la nascita dell’area metropolitana dello Stretto e innescherà meccanismi di crescita oggi inimmaginabili per le imprese, i servizi, il turismo, il traffico delle merci, l’economia. Già in queste ultime settimane, con l’arrivo di Ryanair a Reggio Calabria e l’introduzione di nuove rotte nazionali ed internazionali l’utenza messinese è tornata a quello che possiamo definire lo “scalo aereo naturale”. Ma dobbiamo essere ancora più ambiziosi e andare oltre il potenziamento, re-immaginando l’aeroporto alla luce di quello che sarà un nuovo assetto con il Ponte sullo Stretto e che renderà sempre più strategico il Tito Minniti. La strada da seguire è quella della realizzazione di una nuova aerostazione intermodale, quattro nuovi terminal remoti dell’aeroporto e nuovi servizi via mare (navi veloci) e perché no, anche via aerea con finalità turistiche. Un aeroporto così pensato oltre ad essere localizzato in modo strategico rispetto al Ponte ed alla rete ferroviaria e autostradale, costituirebbe il punto d’arrivo/partenza per i 4 nodi d’interscambio via mare di Messina, Milazzo, le isole Eolie sul versante tirrenico e Giardini Naxos-Taormina su quello jonico»
«Possiamo soltanto immaginare quanto uno scalo così potenziato possa diventare attrattivo a livello mondiale e fare parte di una rete infrastrutturale e di trasporti in grado di moltiplicare gli effetti sull’economia meridionale e quindi sul piano occupazionale. Sotto il profilo turistico poi se già il Ponte da solo costituisce volano per il settore, immaginiamo quanto il nostro magnifico territorio possa avere vantaggi da una rete di collegamenti veloci, integrati ed efficienti. Tutto questo possiamo iniziarlo a programmare adesso che ci sono tutte le premesse, ci sono le risorse, c’è un governo, e soprattutto un ministro come Matteo Salvini, che sta investendo enormi risorse per strade, autostrade, ferrovie -conclude- Ho iniziato a illustrare la proposta al ministro Salvini e avremo modo di approfondirla quanto prima continuando il percorso già avviato per colmare il gap infrastrutturale con il nord attraverso finanziamenti reali, progetti, cantieri»
Non ha fatto niente per Messina in tutta la sua carriera politica ed adesso non riesce più neanche a dormire per il turbinio di idee che gli vengono.
“Inimmaginabili”