MESSINA.  «Ci siamo opposti all’ulteriore rincaro della Tari per non far gravare ancora una volta sulle tasche dei cittadini l’azione politica messa in atto dal sindaco, che a dicembre del 2019 aveva annunciato per il 2021 un abbattimento del 30% della tassa rifiuti. Ma sarà l’ennesima “boutade” elettorale, così come le tante e vane promesse sul raggiungimento del 34% di raccolta differenziata entro febbraio 2019 e del 65% entro luglio 2019». Così i consiglieri comunali del M5s a margine della votazione di oggi in Aula sul Piano tariffario della Tari, con costi che lieviteranno di due milioni e mezzo rispetto al 2020 (qui il motivo del rincaro).

«Già nel 2019 – come ribadito dal Consigliere Giuseppe Fusco in commissione all’amministrazione e al Cda di Messina Servizi – Messina si era classificata al decimo posto fra le città con le Tari più alte d’Italia, pagando in media 419 euro a famiglia. Nonostante ciò, e malgrado le condizioni in cui versa la città, la tassa continua ad aumentare a scapito dei cittadini, già alle prese con le ristrettezze economiche dettate dalla pandemia. L’unica soluzione per far fronte ai costi e alle spese di gestione, a nostro modo di vedere, è la lotta all’evasione, con il recupero delle tasse non pagate, dato che due cittadini su tre non risultano in regola, senza considerare quelli nemmeno censiti. La gente continua a pagare sempre di più e si chiede che fine ha fatto il progetto “utenti fantasmi” che doveva ultimarsi ieri».

«Sebbene l’avvio della differenziata avrebbe dovuto contribuire ad abbattare le spese dei contribuenti, e malgrado il costo di gestione sia sempre lo stesso – rincara la dose Cristina Cannistrà – a farne le spese saranno come al solito i cittadini».

«Nel corso della seduta abbiamo inoltre votato favorevolmente e sottoscritto un emendamento predisposto dal Pd (che come noi ha detto no al rincaro), con il quale si prevede di estendere per sempre, o quantomeno fino a nuove modifiche al regolamento, la premialità connessa al conferimento nelle isole ecologiche dei rifiuti», concludono i consiglieri, che hanno sottoscritto inoltre l’emendamento per lo stanziamento di 800mila euro da destinare alle famiglie più indigenti della città, bocciato dall’aula nonostante il voto favorevole di Pd e 5 stelle.

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