TRAPANI. Terremoto giudiziario a Trapani, che sconvolge la campagna elettorale, entra a piedi uniti nell’imprenditoria locale e arriva fino a Messina. E’ stato arrestato Ettore Morace, 54 anni, a capo della Liberty Lines, società di trasporti marittimi che assicura oltre il 90% delle tratte in Sicilia. E’ da lui che prende il via l’indagine su irregolarità circa l’affidamento, proprio a favore della Liberty Lines, dei servizi di collegamento a mezzo unità veloci per le isole Egadi ed Eolie.

All’alba i Carabinieri dei nuclei investigativi di Palermo e Trapani hanno dato esecuzione ad un provvedimento cautelare emesso dal gip del Tribunale di Palermo, su richiesta Procura della Repubblica della stessa città. Le indagini – si legge nel comunicato dei Carabinieri – hanno consentito di accertare reati di corruzione, turbata libertà degli incanti, violenza o minaccia a pubblico ufficiale, accesso abusivo ad un sistema informatico, rivelazione del segreto d’ufficio ed installazione di apparecchiature atte ad intercettare conversazioni telefoniche.

Per questo, oltre a Morace, sono finiti ai domiciliari anche Giuseppe Montalto, capo della segreteria particolare dell’Assessore Regionale alle infrastrutture e mobilità, e Girolamo Fazio, deputato dell’Assemblea Regionale Siciliana e candidato a sindaco di Trapani. Avvisi di garanzia anche per il governatore Rosario Crocetta e per la senatrice Simona Vicari.

Tra i provvedimenti firmati dal Gip c’è anche quello di la sospensione dal pubblico ufficio del maresciallo dei carabinieri, oggi in servizio a Perugia, Orazio Gisabella: figura che porta l’indagine in riva allo Stretto. Nel comunicato diffuso stamattina dai Carabinieri, infatti, si legge che “il Gruppo Franza poneva a sua volta in essere manovre per danneggiare il concorrente Morace, condotte anche grazie al concorso del Gisabella”. Perchè?  La figlia del maresciallo lavora presso il gruppo  Franza, e nel corso delle indagini i Carabinieri avrebbero accertato che Gisabella avrebbe dovuto produrre un dossier contro i Morace per fare scattare un’inchiesta.

Franza e Morace, però, sono anche soci: i due gruppi armatoriali che alle famiglie fanno capo, Liberty Lines (già Ustica Lines) e Caronte&Tourist, possiedono il 50% ciascuno della Società di Navigazione Siciliana, la compagnia nata nel 2011 per partecipare, con la privatizzazione di Tirrenia, alla gara per l’acquisizione di Siremar, che un anno fa è risultata aggiudicataria della gara dopo una serie di ricorsi presso gli organi di giustizia amministrativa.

Quello di oggi, hanno spiegato i magistrati, è il filone principale dell’inchiesta: altri saranno inviati per competenza ad altre Procure, tra cui quella di Trapani e Messina.

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