MESSINA. Legambiente Messina torna alla carica, e dopo la prima nota inviata al comune di Messina in occasione del taglio del primo dei due alberi di piazzetta Iuvara, all’angolo con via Garibaldi (con pronta risposta da parte di Palazzo Zanca, secondo cui tutto era stato fatto a regola d’arte), arriva la seconda bacchettata sulle dita del comune di Messina con l’abbattimento del secondo albero “gemello”.

“Continuiamo ad assistere al taglio di alberi senza che il Comune abbia ancora consentito a Legambiente Messina di visionare la documentazione tecnica completa dalla quale si possa evincere lo stato degli alberi cittadini, sia quelli definiti a rischio schianto sia quelli abbattuti per altre motivazioni, nonostante la nostra richiesta risalga ad oltre un anno fa”, si legge in una nota.
“Siamo consapevoli che molte alberature cittadine siano a rischio, tant’è che numerosi sono stati i tagli anche in passato – concedono dall’associazione ambientalista – ma ciò che ci lascia stupefatti è il continuare a negare l’accesso agli atti e la mancata risposta all’ultima lettera con la quale chiedevamo anche di sapere le risultanze del censimento del verde urbano che andava concluso, secondo l’ordinanza sindacale del 2018, nei primi mesi del 2019“, ribadiscono da Legambiente Messina.
“Auspichiamo l’intervento anche di altre associazioni, organizzazioni di categoria, forze politiche e sociali, considerato che stiamo parlando non soltanto di un possibile danno ambientale ma anche di un possibile grave danno alla salute dei cittadini”, conclude la nota.
A piazza Juvara, gli alberi ultradecennali sono stati tagliati nonostante non fossero apparentemente “malati”. E allora perchè sono stati abbattuti i ficus (insieme ad altre piante simili nella parte bassa di via Torrente Trapani, tra la villetta Sinopoli e il viale della Libertà di fronte alla Fiera?
C’entra una denuncia che pare sia arrivata al Comune, come riferito dagli operai addetti al taglio delle piante, ma anche al fatto che le radici degli alberi della famiglia dei ficus hanno radici molto grosse e invasive, sia per i sottoservizi, che per l’aiuola stessa, effettivamente distrutta dalle radici della pianta. La prima, tagliata prima di ferragosto, tra l’altro, era stata violentemente capitozzata nel 2015, con un grave danno arrecato a una delle parti, che ne subì le conseguenze, mentre il resto dell’albero sopravvisse. Fino a oggi.
Gli alberi tagliati saranno sostituiti con due piante nuove, e più adatte al contesto, insieme ad altri due esemplari simili che saranno piantati negli angoli attualmente sguarniti.
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[…] rinfocolata dall’abbattimento dei due grandi ficus di piazza Juvara, circostanza per la quale Legambiente Messina ha chiesto conto e ragione a Palazzo Zanca: gli alberi, sani, sono stati tagliati per i danni che le radici avrebbero potuto provocare ai […]