MESSINA. Andrà in scena al Palacultura venerdì 6 maggio “Il Perdono“, il primo appuntamento di “Taomai“, progetto artistico creato dai tre giovani messinesi appassionati di teatro Andrea Bernava, Federico Parrinello e Gianluca Penna.
Isolamento e incertezze, visioni tra sogni e angosce esistenziali sono i protagonisti de “Il perdono”, pièce teatrale tratta da un racconto di Mario Spinella, con l’adattamento del regista e attore Eugenio Papalia. Il protagonista è un milionario che vive da solo in un palazzo e convoca un prete per un racconto-confessione che va dal concetto di amore ed estetica, passando attraverso gioie e paure di una giovinezza persa in nostalgici ricordi, fino alla costante ricerca di una pace dell’anima ancora non arrivata.
« Un parallelismo – commenta l’organizzazione- col momento storico attuale che vede l’uomo attorniato da insicurezze e dubbi ma pronto a superarli, combattere e rinascere, un testo per certi versi “profetico” perché il giovane autore messinese Spinella, appassionato di letteratura, lo ha composto nel 2015, ispirandosi a “Cosmopolis” di Don Delillo, alle opere “Caligola” e “La caduta” di Albert Camus. La disperazione dell’assurdo diventa contemporanea tramite immagini oniriche, crude, dolci e potenti, con numerosi riferimenti colti spaziando da Calvino a Borges, da Dostoevskij a Nietzsche.»
Papalia, attore televisivo e teatrale, dirige e interpreta il reading: classe ’90, dopo il diploma nell’ Accademia Nazionale dell’Arte Drammatica “Silvio D’Amico” inizia una brillante carriera con la partecipazione in numerosi spettacoli, spesso con ruoli di primo piano; nel 2017 debutta in tv con “Squadra Antimafia” e al cinema in “Chi m’ha visto” di Alessandro Pondi; nel 2021 collabora con i registi Stasi e Fontana nella serie “The bad guy”, distribuita da Amazon Prime. Sul palco dialogherà con il soundscape curato da Federica Vita, in arte Bluemarina, designer e dj messinese, dallo stile eclettico e trasversale, fatto di innesti tra elettronica contemporanea e suoni mediterranei, contaminato da ritmi etnici e beet ipnotici. La scenografia sarà invece realizzata con video inediti grazie alla presenza nel cast di Davide Pompejano, filmmaker e documentarista che vanta costanti collaborazioni con BBC, NBC e National Geographic.
«Dopo l’esperienza di “Molto rumore per nulla”, spettacolo prodotto dal Vittorio Emanuele, a Messina sembra essersi riacceso quel fermento culturale di cui la città aveva bisogno- ha commentato Eugenio Papalia– “Il Perdono” è un testo che Mario Spinella mi fece leggere nel 2016. Ne rimasi affascinato dopo la prima lettura ma per una serie di circostanze è rimasto in cantiere per anni; aspettava solo il momento giusto per essere portato alla luce e dopo circa sei anni è arrivato quel momento. L’aspetto che più mi affascina e al tempo stesso mi rende orgoglioso è che tre ragazzi messinesi (Andrea Bernava, Federico Parrinello, Gianluca Penna ndr.) hanno unito le loro forze economiche e professionali e hanno deciso di produrre e affidarmi questo progetto. Quando ho iniziato a lavorare concretamente al testo ho subito immaginato quella che poi è l’effettiva formazione artistica dello spettacolo ed ecco che entra in campo il contributo imprescindibile di Federica Vita alle musiche e Davide Pompeiano ai video. Insieme daremo vita a questo spettacolo sperimentale e anche un po’ visionario con la speranza che questo sia solo il primo di una serie di appuntamenti artistici per la nostra città.»
«Il testo -ha raccontato Mario Spinella– nasce dalla volontà di dialogare con sé stessi, è un esercizio di stile che ripercorre tutti le letture che più mi hanno formato negli ultimi anni, ma non solo, era l’impellenza urgente di mettere su carta sogni, visioni, riflessioni e domande che durante la vita si incontrano e si devono ordinare. Un ordine necessario per perdonarsi, e quindi cominciare sereni una nuova fase della propria vita.»
«Il soundscape -spiega Federica Vita– è una narrazione fatta di memorie sonore, dove suoni elettronici, segnali e registrazioni ambientali dialogano con i visual e le parole, creando un continuo parallelismo tra l’azione e la musica, in unico flusso creativo. Parole, suoni e immagini respirano insieme come un solo organismo»
La presentazione dello spettacolo sarà sabato 30 aprile alle 18:15 al Baretto.
Per informazioni tel. 333.8341874 o 348.7686435.
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