MESSINA. Sono stati individuati, dalla Polizia municipale, in pieno centro cittadino, alcuni soggetti intenti a liberare un appartamento da mobili, suppellettili, elettrodomestici e quant’altro vi fosse contenuto per abbandonarli lungo i due marciapiedi antistanti l’immobile. All’arrivo degli agenti un rimpallo di responsabilità, gli agenti hanno sequestrato l’area e deferito all’autorità giudiziaria i due operai, il proprietario dell’appartamento e dei rifiuti e l’affittuario, ritenuto anch’esso responsabile.

Nella zona sud della città un rinomato supermercato ha cambiato gestione, dai lavori per la sostituzione del materiale pubblicitario e delle piccole e grandi insegne, sono scaturiti rifiuti di ogni genere, adesivi poster, depliant, cartellini prezzi ma soprattutto vernici, neon, e rimanenze di adesivi utilizzati per le grandi insegne raffiguranti il logo dell’azienda. Tutto questo materiale insieme ad altri rifiuti indifferenziati, sempre riconducibili al supermercato, sono stati abbandonati nel torrente Larderia in dispregio delle norme a tutela dell’ambiente e del conferimento dei rifiuti.

L’area è stata sottoposta a sequesto giudiziario e il direttore del supermercato deferito all’autorità giudiziaria.

Sempre in zona sud nei giorni scorsi una intensa coltre di fumo nero ha attirato l’attenzione degli agenti che, accertata la provenienza del rogo, hanno scoperto l’ennesimo smaltimento mediante incendio di rifuti speciali pericolosi, ad opera di alcuni soggetti per conto di una nota attività commerciale cittadina.

L’accertamentoto ha permesso di scoprire anche un’attività produttiva, avviata abusivamente in un preesistente capannone realizzato nel 2017 anch’esso in assenza di alcun permesso. All’interno del capannone sono stati rinvenuti macchinari industriali utili per la produzione di insegne pubblicitarie. Lo stabilimento è stato sottoposto a sequesto giudiziario unitamente all’area esterna, oggetto di abbandono continuo di rifiuti speciali pericolosi da parte di chi ne ha la disponibilità e che negli anni trascorsi ha gestito un centro di raccolta di veicoli abbandonati.

Sono stati infatti rinvenuti nel terreno, senza alcuna protezione per il sottosuolo, una quantità ingente di rifiuti riconducibili alle autovetture rottamate, parti di auto, pneumatici, plastica, acidi, vernici, oltre la presenza di materiale da demolizione sparso su tutta l’area per circa 3300 mq oltre ai cumulo per circa 40 mc di recente abbandono. Anche in questo caso è scattato il sequesto dell’area, del attività produttiva abusiva e dei rifuti rinvenuti in parte combusti. Deferiti all’autorità giudiziaria i responsabili, che dovranno assumere l’onere della bonifica previo dissequestro e sotto lo stretto controllo delle forze dell’ordine.

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