MESSINA. Così come quello di Federico Basile un mese e mezzo fa, è partito da Giampilieri, nel pomeriggio di domenica 10 aprile il tour elettorale del candidato del centrosinistra Franco De Domenico. Il candidato sindaco ha incontrato la popolazione del villaggio, ha visitato un appartamento inaccessibile a causa del fango dell’alluvione dell’ottobre 2009 e ha piantato un seme in un giardino. Ad accoglierlo nel borgo c’erano circa quaranta persone tra cittadini, candidati, consiglieri di quartiere e membri della coalizione: qualcuno in più rispetto ai pochi che hanno accolto Basile, che il suo tour lo aveva però iniziato un giovedi pomeriggio feriale. Poi, nuovamente in macchina in direzione Briga, Molino e Altolia, non con una Opel Corsa rossa vintage, né con il pullmino privato da 15 posti, ma con una Peugeot bianca. Ecco com’è partita la campagna elettorale della coalizione di centrosinistra guidata da Franco De Domenico. Assente anche la “macchina da comizio” (presente invece nel tour del febbraio scorso di Basile) ad annunciare l’appuntamento con il candidato, ma nonostante ciò la popolazione dei quartieri è scesa in piazza per dialogare con De Domenico e la sua coalizione. Presenti molte associazioni del luogo all’incontro che hanno presentato i progetti per i villaggi agli estremi confini della città. A Giampilieri, Franco De Domenico ha deciso di piantare un seme in un’area verde vicino al capolinea degli autobus. “Un simbolo di speranza. Noi tutti vogliamo la rinascita di Messina”, come lo ha definito il candidato sindaco. Subito dopo, mentre le forze della coalizione si mettevano in marcia verso la seconda tappa della giornata, ovvero Briga Marina, De Domenico ha visitato un appartamento reso inaccessibile a causa del fango dell’alluvione del 2009. Nella seconda tappa di Briga, davanti al bar “De Luca” la folla dei sostenitori è aumentata. Anche nel borgo marinaro, il candidato sindaco ha tenuto un comizio davanti ad una folla di circa cinquanta persone durante il quale ha commentato sia il caso della scissione di Montemare sia del ruolo di Messina come tredicesima città d’Italia: «Noi dobbiamo ridare la dignità alla politica di risolvere i problemi. Miracoli non li faremo. Dobbiamo ridare orgoglio ai cittadini di essere cittadini di Messina e non possiamo vergognarci di un sindaco giullare. Non facciamo promesse ma prendiamo impegni. Il primo impegno è quello di metterci la faccia.». Nel tour De Domenico non era da solo: c’erano i due ex candidati sindaci del partito democratico Antonio Saitta e Felice Calabrò, la delegazione di Cambiamo Messina dal Basso con l’ex assessore Daniele Ialacqua della giunta Accorinti, c’era la compagine di Articolo Uno con il segretario Domenico Siracusano e la deputata Maria Flavia Timbro, i Cinque Stelle della zona Sud con la senatrice Grazia D’Angelo e il parlamentare regionale Antonio De Luca, c’era i consiglieri comunali Antonella Russo e Biagio Bonfiglio, e i vari rappresentanti alle circoscrizioni della coalizione del centrosinistra.

 

De domenico De domenico

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