Muccalapuni

 

L’iconografia tipica del credulone è standardizzata ad ogni latitudine: occhio non trovo vispo, bocca aperta, stupor in piena azione. Così come sono abbastanza equipollenti i termini usati per definirla.  In riva allo Stretto invece no. Perché quando al messinese gli piglia la sindrome competitiva non ce n’è per nessuno.

E il questi casi, il simbolismo e la forza immaginifica di alcune espressioni sfiorano davvero il genio, esaltando le infinite potenzialità figurative del linguaggio. Laddove nel resto della penisola per definire colui il quale si beve la qualsiasi, un tizio insomma non troppo sveglio, si usa boccalone, il messinese travalica l’immediatezza e rende dinamica un’immagine altrettanto statica e didascalica: non solo la bocca aperta, ma la bocca aperta e per giunta popolata dai mosconi. Perché poi proprio i mosconi, i laponi o al massimo i calabroni? Qui la questione si fa più nebulosa. Forse perché ai messinesi, famosi per esagerare – non a caso ci chiamano buddaci – i moscerini gli “buttavano troppo poco”.

 

 

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Sergio Todesco
Sergio Todesco
3 Maggio 2017 19:10

very good!

Maria
Maria
3 Maggio 2017 23:13

Mammafausa mi ha fatto ricordare di un gioco che facevamo da bambini forse era a “nascondino”?

Ivano Rotondo
Ivano Rotondo
4 Maggio 2017 0:22

mi hai fatto ridere, bravo!
al prossimo giro mettici dentro anche “masticante”, un capolavoro senza tempo

pippolipari
pippolipari
5 Maggio 2017 10:17
Reply to  Ivano Rotondo

quoto! “masticante” è un capolavoro linguistico messinese doc!

Alfio Lanaia
Alfio Lanaia
4 Maggio 2017 12:25

Mi sembra come minimo esagerato il sottotitolo (parole con la M che esistono SOLO (sic!) a Messina), dal momento che alcune parole (minarsela, manciaçiumi) sono almeno pansiciliane. In questi casi, invece di Wittgenstein, basterebbe un vocabolario dialettale per rendersene conto.

Giovanni
Giovanni
4 Maggio 2017 21:54

“Milla” che bell’articolo!!

Giovanna
Giovanna
4 Maggio 2017 22:20

Suffareddu. Lo dice sempre mia mamma ai miei figli. Ma chi aviti u suffareddu ‘nto culu? Per indicare la loro irrequietezza e l’ essere molto vispi.

Sciabbacheddu oltre per indicare il pesce, serve ad indicare la presenza in un luogo di ragazzini.
‘Nto viali oggi c’era un saccu i sciabbacheddu

pippolipari
pippolipari
5 Maggio 2017 10:15

Grande Marino! …alla voce “minarsela” aggiungerei l’evocativo (e mai sentito altrove) “minarla alle bratte” (dicasi di azione inutile, inconcludente)