MESSINA. Il programma, ribadito più e più volte in campagna elettorale, e ufficializzato tramite delibera di giunta, era quello di “giustiziare” le partecipate del comune di Messina. Invece, meno di un mese dopo l’insediamento, il sindaco Cateno De Luca sembra aver cambiato idea. Almeno per Amam e Innovabic, contraddicendo quanto scritto nel suo stesso programma.

Per l’azienda che si occupa di acquedotto, il futuro immaginato dall’amministrazione sarebbe stato quello di essere dissolta in “ una società multiservizi nella quale far confluire i servizi attualmente gestiti da Atm (trasporto pubblico urbano) e Amam (gestione servizio idrico)”, come recitava la delibera di giunta 366 del 29 giugno. Invece non solo l’Amam rimane, ma…raddoppia. “Avendo l’assemblea accolta la proposta di individuare l’Amam quale soggetto tecnico di attuazione del piano d’ambito, non solo viene scongiurata l’ipotesi di una sua messa in liquidazione, ma ne viene rilanciata la funzione, diventando l’Amam il soggetto unico delle ricorse idriche dell’assemblea territoriale integrata”, recita un comunicato diramato subito dopo l’assemblea dei sindaci dei comuni dell’Assemblea Territoriale Idrica di Messina.  Un’assemblea che, nello stessa occasione, ha nominato Cateno De Luca quale componente del consiglio d’amministrazione.

“Un dibattito denso e articolato attraverso il quale è stata assunta la decisione di affidare la gestione del servizio idrico integrato ad una “società pubblica in house”, approvando l’emendamento del sindaco di Messina teso ad individuare nell’Amam il soggetto tecnico di attuazione del piano d’ambito“, spiegava il comunicato. E’ stato quindi lo stesso sindaco di Messina a salvare l’Amam dall’oblio: un’inversione a 180 gradi, quindi, rispetto alla delibera di giunta ed alle intenzioni di De Luca stesso in campagna elettorale (seppure con scenari mutati). E non è la sola.

C’è anche Innovabic: Il sindaco Cateno De Luca ha incontrato a Palazzo Zanca gli assessori alle Attività Produttive e Promozionali, Dafne Musolino, ed al Piano Strategico, Carlotta Previti, e Nancy De Leo, esperta in Progettazione Europea e Politiche di Sviluppo Locale. “Il confronto si è svolto al fine di approfondire le potenzialità di Innova Bic srl, di cui il Comune è socio insieme alla Città Metropolitana e all’Università degli Studi di Messina. Partendo dall’esame del contratto di servizio, sono state delineate, se pur in forma generale, le linee strategiche che il Comune di Messina intende perseguire”, ha spiegato De Luca.

Meno di un mese fa, nella stessa delibera di giunta 366, la linea strategica che il comune di Messina intendeva perseguire era la rinuncia alle quote della società in possesso di Palazzo Zanca, oppure la liquidazione. De Luca, infatti, aveva dato mandato al segretario generale di mettere in vendita il 33% di azioni che il Comune di Messina possiede in Innovabic. Stessa intenzione, ma non ancora formalizzata, anche per il 33% in possesso della Città metropolitana.

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3 Commenti
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Paolo
Paolo
22 Luglio 2018 9:30

E dove sta il problema?

SeiSeiSei
22 Luglio 2018 11:27
Reply to  Paolo

Il problema sono le persone che si chiedono dove sta il problema.