MESSINA. E’ stato solo per una fortunata coincidenza di altrettanto fortunate circostanze che l’albero rovinato al suolo in via Tommaso Cannizzaro, sabato mattina, non abbia fatto danni: fosse stata una giornata feriale, i problemi sarebbero sicuramente stati maggiori.

Il sindaco Cateno De Luca, che si è recato subito sul posto, ha preso, nel giro di 24 ore, le adeguate contromisure: prima con una riunione, poi con un’ordinanza sindacale “contingibile ed urgente”, De Luca ha conferito un incarico all’agronomo Saverio Tignino per effettuare, entro 48 ore, la valutazione di stabilità dell’albero parzialmente caduto e di quelli del tratto di via Tommaso Cannizzato compreso tra via Cesare Battisti e viale Italia. L’incarico, nella stessa ordinanza, è esteso per sei mesi a tutto il patrimonio arboreo cittadino, villaggi compresi. Tignino dovrà segnalare gli alberi a rischio crollo al dipartimento del Verde urbano, che procederà ad abbatterli.

Senonchè, già nel 2015 era stato effettuato un monitoraggio sullo stato di salute di 3021 alberi (su un patrimonio arboreo cittadino di circa 15mila esemplari) con l’abbattimento di 461 di essi ed altri interventi di potature urgenti. Il monitoraggio lo ha eseguito la ditta D.R.E.A.M di Arezzo, impresa vincitrice del bando emanato dal Comune con 45mila euro a base d’asta, e ha completato l’incarico nell’aprile del 2016. Del taglio delle piante malate se ne è occupata la Costrubo, cooperativa che si è aggiudicata l’appalto per 83mila euro. Lo stesso Tignino, tra l’altro, nel 2006 aveva condotto un censimento del patrimonio arboreo cittadino, in qualità di esperto dell’Ato3.

E l’albero caduto sabato? La pianta è un ficus e, come ha spiegato Santi Denaro (a capo del dipartimento del Verde pubblico del Comune), “tutti i tipi di ficus non sono stati inclusi nello studio, ma si è intervenuto con un’azione di potatura negli anni in relazione alle risorse economiche disponibili”.

Eppure, che proprio quell’albero fosse a rischio crollo si sapeva dal 2014. Da quando, cioè, il presidente della IV Circoscrizione, Francesco Palano Quero, aveva ufficialmente chiesto al Comune di verificare la modalità di potatura in corso sugli alberi di Ficus microcarpa posti lungo la via T. Cannizzaro. “Questo modo di condurre le potature, purtroppo non nuovo nel Comune di Messina, a parere dello scrivente ha anche amplificato il grado di potenziale pericolo, sia nel breve che nel medio periodo”, aveva risposto l’esperto per il Verde di Palazzo Zanca, Alessandro Giaimi. Che aveva concluso prevedendo che sarebbe stato lo “stato di salute generale degli alberi a potere essere compromesso, con aumento della possibilità di schianti, a causa dell’avvenuto taglio di rami o branche di grossa sezione non accompagnato da un trattamento con fungicidi di copertura”. Cosa che è regolarmente accaduta.

Si va verso il disboscamento degli alberi malati in città, quindi, che tante polemiche aveva suscitato lo scorso anno? No. Perchè, ha spiegato il sindaco De Luca, l’intendimento non è solo affrontare l’emergenza, ma “dare risposta ad una adeguata programmazione degli interventi che tengano conto che ad ogni albero abbattuto vadano piantumati due alberi”, scelti tra le essenze autoctone e compatibili col contesto urbano.

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