MESSINA: “Per i ponti del 25 aprile e del primo maggio utilizzate gli svincoli di Giostra”. A suggerirlo, come misura per snellire il traffico e rendere più scorrevole la viabilità bypassando il viadotto Ritiro, percorribile solo ad una carreggiata), è stato il Cas, il consorzio delle autostrade siciliane. Un suggerimento che gli automobilisti hanno seguito. Trovandosi di fronte uno svincolo che, ad appena quattro anni dall’inaugurazione, mostra un bel po’ di difetti e problemi.

Alla fine della rampa di accesso alla Messina-Palermo, infatti, in corrispondenza tra il giunto che collega lo svincolo propriamente detto e l’autostrada, l’asfalto si è talmente corrugato da aver formato una cunetta. A passarci sopra con un’auto si sobbalza, ma con una moto si rischia davvero di finire a gambe all’aria. Per ovviare, quando il problema si è presentato per la prima volta, mesi fa, una “toppa: si è proceduto alla riasfaltatura del tratto, per pareggiare i dislivelli, che però rimangono, e si fanno sentire parecchio.

Sconnessione nel bitume e asfalto rialzato in corrispondenza del giunto di innesto direzione Palermo, svincolo Giostra (in alto dopo l’intervento, in basso prima della riasfaltatura)

Problema diametralmente opposto quello dello svincolo in ingresso verso Catania. Anche lì, più o meno nella stessa zona, quindi in prossimità della giunzione tra l’impalcato e immediatamente prima dell’innesto sull’altrettanto disastrato viadotto Ritiro, l’impalcato ha formato un vistoso avvallamento, sul quale più di una macchina, specie se bassa, ha rischiato di lasciarci la coppa dell’olio. 

Avvallamento più volte riasfaltato all’innesto verso Catania, svincolo Giostra

Problema, quello dello svincolo in direzione Catania, che risale praticamente ad un anno dopo l’inaugurazione: a maggio del 2014, infatti lungo l’asfalto si era presentata una lunga crepa longitudinale: dieci, quindici metri di spaccatura nell’asfalto verso il senso di marcia, a qualche dozzina di centimetri dal bordo stradale sinistro. Come si è risolto il problema all’epoca? Riasfaltando (più volte) il tratto incriminato, anche qui:. Un problema più “cosmetico” che strutturale (la porzione di rampa interessata dal fenomeno non è sospesa ma poggia su un terrapieno), ma che di certo non è emblema di lavori impeccabili per la rampa inaugurata il 15 maggio 2013, e costruita dalla Ricciarcello sotto la supervisione dell’Anas dopo quasi quindici anni di tira e molla.

La fenditura longitudinale nell’asfalto dell’innesto verso Catania dello svincolo di Giostra del 2014

Anche perchè, gli innesti non sono i soli punti dello svincolo ad aver presentato difetti: anche nella rampa di ingresso da viale Giostra, prima cioè della biforcazione per Catania o Palermo, uno degli impalcati ha presentato un avvallamento (lieve, stavolta) del manto stradale: anche a questo si è ovviato con una riasfaltatura. Non solo.

Il tratto riasfaltato per l’avvallamento nella bretella dello svincolo Giostra

Anche dal lato Annunziata lo svincolo non ha avuto vita facile. A metà maggio del 2011, nella rampa d’ingresso alla galleria che dall’Annunziata arriva agli svincoli di Giostra, appare un avvallamento sul manto stradale. Non sono passati nemmeno cinque mesi dallʼinaugurazione del terzo lotto degli interminabili svincoli, con tanto di ministro dei Trasporti (all’epoca Altero Matteoli) a tagliare il nastro. A realizzare la rampa è stata la Consoter sotto direzione lavori di Beppe Rodriquez (che ne è anche il progettista, così come degli svincoli)

L’avvallamento che si è creato nella bretella dello svincolo dell’Annunziata a maggio 2011

Cosa è successo? C’entra l’esecuzione di lavori degli impalcati misto acciaio-calcestruzzo e soletta gettata in opera. Secondo un ingegnere strutturista, si tratta di possibile cattiva compattazione degli strati di sottofondo stradale, completata con una maldestra posa del conglomerato bitumoso che “chiude” il margine superiore dell’impalcato, della “soletta” che gli è stata gettata sopra, prima impermeabilizzata e infine asfaltata. Tradotto, lo svincolo non rischia di certo di aprirsi in due, ma di certo non gode di ottima salute, nonostante sia stato inaugurato da appena quattro anni. Nel frattempo, la Ricciardello, dopo quattro anni di stop, è tornata a lavorare sulle rampe in uscita.

 

 

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