MESSINA. Il giunto provvisorio tra il vecchio ed il nuovo impalcato è stato posato, Il getto di calcestruzzo è gettato, adesso bisognerà attendere ventotto giorni per la stagionatura. Poi la relazione, a struttura ultimata, ed il collaudo. Poi, a inizio luglio, la terza bretella degli svincoli di Giostra potrà essere aperta.
Pare un miraggio, invece il cronoprogramma del lavori prevede questo, e le scadenze sembrano poter essere rispettate: la Ricciardello, impresa che si è aggiudicata nel lontano 2010 i lavori di completamento della più antica delle incompiute messinesi, entro la fine di maggio terminerà i lavori della rampa in uscita su viale Giostra, lì dove c’erano i silos.
Finiti i lavori, la commissione di collaudo dello svincolo di Giostra, che già ha depositato il collaudo statico, dovrebbe pubblicare una relazione con cui autorizza l’apertura al traffico del sistema: In che tempi? Non troppo lunghi, pare, secondo Salvatore Pirrone, direttore generale del Cas, il consorzio autostradade siciliano: il tutto avverrà con la procedura dettata dall’articolo 200 delDecreto del Presidente della Repubblica 21 dicembre 1999, n. 554 (
Resterà quindi da collegare il viadotto Ritiro con Giostra in uscita, direzione Catania. E per l’ultimo tassello dello svincolo, i tempi saranno più lunghi. Perché il viadotto ritiro va letteralmente smontato: l’ultimazione della bretella, a luglio, consentirà di usarla come bypass per superare il cantiere. Se non ci saranno intoppi, a inizio 2019, svincoli e viadotto ritiro saranno funzionanti.