10 Ore Notturna
Tra il 1952 ed il 1956, a Messina era perfettamente normale vedere i futuri campioni del mondo di Formula Uno sfilare vicini ai trecento all’ora lungo via Garibaldi, svoltare poi lungo il viale della Libertà, percorrerlo alla massima velocità per poi risalire dall’Annunziata e tornare indietro dalle curve di viale regina Elena. E continuare a farlo per tutta la notte, dalle dieci di sera alle otto di mattina.
A bordo delle loro Ferrari, Lancia, Porsche, Alfa Romeo e Maserati ufficiali, nomi leggendari come quelli di Phil Hill, Graham Hill, Clemente Biondetti, Eugenio Castellotti, Olivier Gendenbien, Luigi Musso, Jean Louis Trintignant, Ninni Vaccarella e Maria Teresa De Filippis, una delle prime donne pilota della storia.
Era la Dieci Ore Notturna, corsa su strada tipo “endurance ad equipaggi” ideata e voluta dai dirigenti dell’Automobile Club Messina. Si disputò per sei edizioni: nel 1952, 1953, 1954, 1955 e 1956, sul circuito cittadino e, l’ultima, nel 1958, sul circuito dei laghi di Ganzirri. Era il periodo finale delle gare su strada, dalla Targa Florio alla Mille Miglia, e Messina faceva la parte del leone, data la lunga tradizione corsaiola: già negli anni venti si correva la Coppa Vinci, poi Coppa Messina, sugli sterrati che si snodavano su per il colle S. Rizzo e lungo il litorale tirrenico.
Alla cancellazione della Dieci Ore Notturna, per via dei regolamenti restrittivi imposti dopo la tragedia alla Mille Miglia del 1957, si corse il “Gran Premio Messina” sul circuito dei Laghi di Ganzirri, con un’estensione di 6,120 Km.
Di questa competizione furono disputate sei edizioni, dal 1959 al 1971, cui parteciparono piloti del calibro di Lorenzo Bandini, Jo Siffert, Ludovico Scarfiotti e il futuro campione del mondo di F.1 Denis Hulme.
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