MESSINA. È stato all’indomani del mancato raggiungimento del quorum per il voto di sfiducia che Renato Accorinti lo aveva chiesto ai suoi assessori: rimettete le vostre deleghe nelle mani del sindaco, come gesto simbolico e per correggere il tiro rispetto ad alcune competenze. Più di un mese e mezzo dopo, un decreto sindacale rimette le cose a posto, riassegnando tutte le deleghe. E aggiungendone di nuove.

Cosa cambia in concreto? Non troppo. Le deleghe principali restano ovviamente confermate, c’è stato un piccolo rimpasto in quelle secondarie. Il sindaco Accorinti, per esempio, modifica le politiche della legalità con politiche “contro le mafie”. Gaetano Cacciola rimane vicesindaco,  e rinuncia solo a Comunicazione interna ed esterna,  mantenendo  Mobilità, Viabilità e Trasporti, Energia, Smart City, Polizia Municipale, Rapporti con l’Europa e Fondi Europei 2014-2020.

Enzo Cuzzola, investito al tempo della sua nomina, meno di due mesi fa, delle sole deleghe a Bilancio e programmazione e Tributi, si trova adesso anche Personale, Provveditorato, Economato e Patrimonio. Sergio De Cola mantiene integralmente le deleghe che già deteneva: Politiche del territorio, Attività edilizia, Lavori pubblici, Difesa del suolo, Manutenzione dei servizi a rete e sottoservizi, Politiche per l’innovazione e l’informatizzazione e Rapporti con il Consiglio Comunale, così come Daniele Ialacqua, che conserva le stesse deleghe di prima: Ambiente, Interventi sanitario-ambientali, Cimiteri, Rifiuti, Arredo urbano, verde e giardini,  Autogestione dei beni comuni, Nuovi stili di vita, Benessere degli animali e Acquario comunale.

A Guido Signorino sono confermate Sviluppo economico (Agricoltura, Pesca, Artigianato, Industria, Commercio, Turismo, Marketing, Politiche del lavoro); Piano strategico della Città di Messina; Rapporti con la Città Metropolitana, e a queste gli si aggiungono sia le Partecipate che Controlli interni e Monitoraggio del piano di riequilibrio. Poi c’è Sebastiano Pino: per lui conferma di tutto ciò che aveva prima, e cioè Politiche del mare, Politiche dello sport, Politiche della casa, Protezione civile, Pronto intervento, Sicurezza sui luoghi di lavoro, Manutenzione degli immobili comunali residenziali e non residenziali e  Autoparco comunale.

A Nina Santisi vengono riassegnate Politiche sociali, Politiche delle migrazioni, Servizi al cittadino, URP, Rapporti con le circoscrizioni, Decentramento: la sola differenza è che le Politiche di genere diventano Pari opportunità. Infine l’ultimo arrivato della giunta Accorinti, Federico Alagna: a quelle ereditate da Daniela Ursino, e cioè Pubblica istruzione e politiche educative, Cultura, Valorizzazione del patrimonio artistico, storico, culturale ed architettonico, Spettacolo, Politiche giovanili, si aggiungono Beni Archivistici,  e Toponomastica.

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