Rally internazionale di Messina

 

C’è stato un periodo, da metà degli anni ’80 fino alla fine dei ’90, in cui ogni anno, tra settembre e novembre, a Messina venivano giù i più forti rallysti d’Italia a contendersi il campionato tricolore, con al seguito le scuderie ufficiali di Lancia, Peugeot, Ford, Subaru e Toyota con le auto ancora impolverate dalla terra del Sanremo. L’unico rally, in quel periodo, a poter vantare un coefficiente maggiore di quello dell’Internazionale Città di Messina, disputato dal 1979 al 2004, e valido per l’Italiano ma anche per il campionato europeo rally.

Il palmares parla chiaro: dal tre volte vincitore Piero Liatti (uno che quando non vinceva a Messina si aggiudicava il prestigiosissimo rally di Montecarlo), alla tripletta secca in tre anni di Andrea Dallavilla, ai successi di Franco Cunico, vero e proprio idolo delle folle messinesi. Senza dimenticare i vari Andrea Aghini, Piero Longhi e Andrea Zanussi, a bordo di leggende a quattro ruote quali le spettacolari Lancia Stratos e 037, i mostri da 500 cavalli Lancia Delta S4 e Peugeot 205 turbo 16, fino alle straordinariamente vincenti Lancia delta integrale per finire con l’armata giapponese Subaru Impreza, Mitsubishi Lancer e Toyota Celica e Corolla.

L’unico messinese a trionfare nella gara di casa fu Nunzio Panebianco nel 1983. A provarci, senza mai riuscirci, è stato anche Giuseppe Bosurgi.

Si partiva da piazza Duomo (poi dalla Fiera), e si correva di notte (poi vietato dai regolamenti degli anni ’90): la prima tappa sui colli, il secondo giorno sui massacranti Nebrodi, tra Tripi, Floresta e Montalbano, zone in cui veniva disputata quella che gli addetti ai lavori per anni hanno considerato una delle prove speciali più impegnative in Italia, la Ronde di Zappa. Tra i tornanti della quale, illuminati a giorno dalle sciabolate di luce dei fari allo iodio, i migliori piloti d’Italia si contendevano la vittoria del massacrante rally, che per la sua posizione a fine stagione era spesso decisivo per le sorti del campionato.

Dopo il 2004, e qualche anno di declino, la gara organizzata dall’Aci di Messina non si corse più. Oggi, si corrono un paio di rally minori. Niente a che vedere con l’epoca d’oro della corsa che contendeva alla Targa Florio di Palermo il titolo di rally migliore del Mezzogiorno d’Italia

 

(la foto in copertina è tratta dal libro “Bolidi di notte” di Nino Minutoli)

 

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