di Micaela Camaroto

La forza delle donne più due storie di solitudine

 

Questo sabato…”si recita a soggetto” e “ciascuno a suo modo”, potremmo dire rivisitando Pirandello.  E infatti stasera si alzano i sipari di tre palcoscenici differenti ma al medesimo orario: le ore 21:00.

Continua a mantenersi alto il livello del Teatro Vittorio Emanuele che, come sempre  vanta dei rinomatissimi ospiti: Maria Grazia Cucinotta, Vittoria Belvedere e Michela Andreozzi.

Sbarca in Sicilia la commedia teatrale “Figlie di Eva” (con regia di Massimiliano Vado),  tre donne sull’orlo di una crisi di nervi legate allo stesso uomo, un politico spregiudicato e corrotto, candidato premier delle imminenti elezioni.  Elvira è la sua assistente perfetta, Vicky la moglie e Antonia la ricercatrice universitaria che sta aiutando il figlio del politico a laurearsi. Le donne, a seguito dei torti subiti, pur conoscendosi appena e detestandosi parecchio, si uniscono per vendicarsi tutte insieme.  Un po’ Pigmalione, un po’ Club delle Prime Mogli, un po’ Streghe di Eastwick, Figlie di Eva è la storia di una solidarietà ma anche della condizione femminile, costretta a stare un passo indietro ma capace, se provocata, di tirare fuori risorse geniali e rimontare vincendo in volata.

Migrando verso quasi l’altra  parte della città, al Teatro dei 3 mestieri secondo appuntamento con  la stagione teatrale 2019/20 SUmane Imperfezioni “Drammaturgia contemporanea” con Un Cottage tutto per sé, scritto e rappresentato da Natalia Magni coadiuvata da regia di Sonia Barbadoro (produzione Magnitudo nove).

Una madre ossessiva, un’amica preoccupata, un sogno da realizzare. Sono gli elementi che trainano la vita di Orsetta: una quasi quarantenne in cerca di stabilità, attraverso incontri mancati, regali inaspettati e nuove partenze. Una commedia leggera, di piccoli inciampi e grandi passaggi, alla ricerca del solo luogo dove sentirsi veramente a casa.

Alle ore 21:30 invece,  terzo appuntamento al Clean Off Teatro con la stagione Riflessioni. Ad andare in scena in prima nazionale è Cicoria, uno spettacolo di Francesco Romengo con Francesco Bernava e Alice Sgroi  (produzione Mezzaria Teatro).
A pochi giorni da Natale, in un carcere del Sud, un detenuto ed una detenuta si svegliano e si ritrovano dentro la stessa cella. Inizia tra i due un’inaspettata amicizia. Angelo, poliziotto coinvolto nella morte di un giovane durante una manifestazione, e Rosa, arrestata perché spaccia per dare da mangiare ai suoi bambini, si confidano e parlano della loro vita. Una drammaturgia asciutta, una lingua poetica e al contempo cruda, ricca di elementi vividi, di “sicilianitudini”, che danno efficacia umoristica ad uno spettacolo pieno di momenti onirici.
La rappresentazione teatrale riceve una menzione speciale, nella sezione Corti di Scena della XII edizione “Il Racconto nel Cassetto – Premio Città di Villaricca”.

 

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