MESSINA. Ieri LetteraEmme ha pubblicato un articolo, a firma Alessio Caspanello, dal titolo (esplicativo) “Quante assunzioni farà il Comune di Messina? Zero, dice il piano del fabbisogno del personale”, basato su una delibera di giunta di ottobre 2021 che adottava il piano triennale del fabbisogno di personale firmata dall’allora direttore generale, e oggi candidato a sindaco di Messina, Federico Basile. Nella delibers si legge testualmente che decisione dell’allora amministrazione di Cateno De Luca era quella di “Non prevedere alcuna nuova assunzione per il triennio 2022 -2024″. Federico Basile, che ha dichiarato invece di voler assumere mille dipendenti tra Comune e partecipate, in serata ha inviato una nota in cui, piuttosto polemicamente, dice la sua sull’articolo. Nota che di seguito pubblichiamo integralmente, e alla quale dobbiamo necessariamente rispondere con un commento dell’autore dell’articolo. Di seguito la nota di Federico Basile.

“Siamo abituati a leggere articoli in cui si confonde la propaganda con l’informazione. Ed è un fenomeno che purtroppo in campagna elettorale si amplifica. Il falso scoop del giorno è incentrato sulla previsione delle prossime assunzioni contenuta in un piano triennale che risale all’ottobre scorso. Diamo, innanzi tutto, un’informazione a coloro che fanno disinformazione: il piano triennale, in realtà, si approva e quindi si modifica ogni anno. Il nostro programma, cioè quello di procedere a circa mille assunzioni tra Comune e società partecipate a partire dal 2023, si fonda sul positivo riscontro ricavato dall’adunanza della Corte dei Conti del gennaio di quest’anno – ovvero in epoca successiva agli atti dell’ottobre 2021 – e soprattutto sulla certezza di porre fine alla decennale condanna al blocco delle assunzioni provocata da un piano di riequilibrio che nessuno prima di noi aveva avuto la capacità di affrontare con determinazione.
Potete fidarvi di noi. Un po’ meno degli scoop elettorali lanciati in malafede o determinati dall’ignoranza. Colgo l’occasione per ringraziare tutto il personale del Comune di Messina che nella mia esperienza da Direttore Generale mi ha supportato, consentendoci di raggiungere quei risultati che oggi sono sotto gli occhi di tutti”.

La risposta di Alessio Caspanello:

Ringraziamo il candidato a sindaco Federico Basile per aver confermato quello che è scritto nell’articolo, e cioè che a oggi le assunzioni che il comune di Messina può fare nel triennio 2022-2024, ai sensi del piano del fabbisogno da lui firmato, sono pari a zero, e che nessun documento amministrativo, sempre a oggi, dice il contrario. Chiarito questo, altre due cosette: andiamo per ordine, perché la faccenda è lunga. Intanto sarebbe interessante capire, ma purtroppo Basile non lo specifica, a beneficio di chi andrebbe la propaganda, dato che le prime cinque righe dell’articolo sono dedicate alle promesse di tutti i candidati, qualcuna più cautelativa, qualche altra (la sua) molto ottimistica, sulle nuove assunzioni di personale. Per quanto riguarda la doglianza, unica parte del lungo giudizio personale su propaganda, informazione, malafede e falsi scoop, in cui Basile entra nel merito della questione, giova sottolineare come la circostanza che il piano possa essere riscritto è correttamente riportata all’interno del pezzo, peraltro in neretto, così come tutte le informazioni fondamentali che possono giovare ad una lettura più attenta. Ma evidentemente, preso dalla foga dei giudizi trancianti, Basile ha tralasciato di riportarla (o di leggerla). Per quanto riguarda il piano di riequilibro, e il “positivo riscontro ricavato dall’adunanza della Corte dei Conti del gennaio di quest’anno”, forse sarebbe il caso di aggiungere che lo stesso piano di riequilibrio è stato rimodulato dalla precedente amministrazione (dopo – e nonostante – il “positivo riscontro ricavato dall’adunanza della Corte dei Conti del gennaio di quest’anno”), e porta la firma dello stesso Basile, che evidentemente aveva i suoi motivi per volerlo ulteriormente modificare: ragion per cui, il “positivo riscontro” nei fatti non esiste più, e le condizioni sono esattamente quelle di ottobre: ovvero zero assunzioni. Per essere chiari, il piano di riequilibrio, quel piano di riequilibrio a cui fa riferimento Federico Basile, ha cessato di esistere, superato non solo dalla volontà di rimodulare della stessa amministrazione di cui Basile è in continuità, ma dalla facoltà di riformularlo ulteriormente che il commissario straordinario Leonardo Santoro ha sfruttato (e che sarà compito della prossima amministrazione). Curiosa, inoltre, nelle parole di Basile (che per modi e stile in questa circostanza ricorda molto De Luca) la parte sulla “disinformazione” relativa a documenti che lui stesso ha firmato e che ritiene siano superati da qualcos’altro che però a oggi non è scritto in alcun documento amministrativo. Il che ci porta al surreale passaggio “Potete fidarvi di noi. Un po’ meno degli scoop elettorali lanciati in malafede o determinati dall’ignoranza”. Noi potremmo pure fidarci, anche se l’esperienza (non la malafede, l’esperienza) ci ha insegnato ad essere estremamente cauti in questo senso, ma, come dire? la carta resta, le parole volano via. Ancora una volta, la “carta”, unico documento a disposizione, oggi, dice zero assunzioni. Ricordiamo infine, a questo proposito, che il giornalismo non è un’arte divinatoria: non riesce a prevedere il futuro, ma si basa sulla documentazione amministrativa disponibile al momento. E la documentazione amministrativa disponibile al momento, al netto delle dichiarazioni da campagna elettorale, riporta nero su bianco che fino al 2024 le assunzioni saranno zero. Domani, quando qualcuno approverà una delibera che dice altro, saremo solerti nel dare la notizia. Al momento c’è solo questa, di notizia.

 

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