VULCANO. Dopo un mese di “zona rossa” potrebbe presentarsi la possibilità di tornare a casa per gli abitanti dell’isola di Vulcano. Questa mattina infatti è in programma una videoconferenza tra i vulcanologi dell’Ingv, la Protezione civile, l’ Arpa, l’ Ispra, l’ Asp e il sindaco Marco Giorgianni per decidere se la zona rossa dovrà essere prorogata o gli isolani nelle ore notturne potranno rientrare nelle loro case, situate nei 6 km del Porto di Levante, Sotto Lentia e nell’istimo che conduce a Vulcanello.

L’ordinanza emanata a fine novembre, avendo la durata di un mese, scadrà il prossimo 21 dicembre, e voleva limitare l’inalazione dei gas rilasciati dal vulcano dell’Isola da parte degli abitanti. Attualmente secondo quanto riportato nell’ultima comunicazione dell’Ingv di Catania, ci sono stati dei lievi miglioramenti, ma ci sono anche zone che continuano a essere a rischio gas.

La temperatura delle fumarole è in diminuzione sull’orlo craterico e stabile sul fianco interno, mentre il flusso di Co2 alla base del cono della Fossa e nell’area del porto acquisiti in automatico dalla rete Vulcanogas, mostrano una generale diminuzione attestandosi comunque su valori elevati. Un’ eccezione viene fatta per il sito Faraglione, dove si registrano valori bassi, tipici del background che caratterizza il punto.

Situazione diversa per l’area del cratere, dove il flusso di CO2  come media giornaliera mostra valori elevati, sempre oltre un ordine di grandezza superiore rispetto alle medie registrate negli ultimi 10 anni.

Per la geochimica degli acquiferi termali, i valori di temperatura e conducibiltà sono stabili nel pozzo Camping Sicilia, mentre nel pozzo Bambara si osserva un lieve incremento del livello e i valori di conducibilità continuano a diminuire.

Ansa

Subscribe
Notify of
guest

0 Commenti
Inline Feedbacks
View all comments