MESSINA. Il “Salina Festival”, giunto alla sua XII° edizione, si distingue nel panorama degli eventi nazionali come una proposta di intrattenimento dal tratto molto originale, organizzata su tre macro-aree: la diffusione della cultura della legalità, la sostenibilità ambientale, l’arte come veicolo di crescita e promozione del territorio.

“Viaggio dunque sono” è il tema prescelto per l’edizione 2018, come spiega Massimo Cavallaro, storico direttore artistico ed ideatore della rassegna: «Si viaggia per scoprire nuovi mondi o per cercare noi stessi; per necessità o piacere. Tutti sempre accomunati dalla ricerca di nuovi equilibri». Il movimento come costante dell’essere, dentro e fuori di sé, onirico o reale; la scoperta dell’altro, del diverso o del già conosciuto, la sfida a “vedere con occhi nuovi”.

Ad inaugurare la manifestazione, l’esposizione dell’opera di Ambra Mirabito “Ritorno a Magonia”, che combina arte del ricamo ed incisioni d’epoca in un mix di straordinaria forza narrativa, che proietta l’osservatore in un universo parallelo dove natura e tecnologia trovano un’armonica sintesi.

Uno specifico momento di approfondimento sarà riservato ad un tema di grande attualità – l’emergenza plastica nei nostri mari – sul quale si confronteranno biologi ed istituzioni locali, mentre torneranno anche quest’anno le Passeggiate sonore, attività previste nell’ambito del progetto “Parco acustico”, allo scopo di promuovere ed incentivare pratiche innovative come l’ecologia acustica. Anche per il 2018, il Salina Festival ha ottenuto la certificazione “100% energia pulita Dolomiti Energia”, poiché tutta l’energia elettrica utilizzata è certificata da fonti rinnovabili: eviteremo di immettere nell’ambiente 11,13 tonnellate di Co2.

Come di consueto, la musica d’autore impreziosisce l’offerta del Festival, con diversi concerti nei principali luoghi di ritrovo dell’isola: nuove sonorità e grandi classici rivisitati per un’esperienza di ascolto tra passato e presente; dal “Matteo Podetti” piano solo, al trio “Nishad-Ortiz-Barenghi”, al duo “Parisi-Pesti”, per finire con Francesca Ajmar.

Momento clou dell’evento, a riconferma dell’impegno a favore della legalità del Salina Festival, sarà la consegna del Premio “Cinemaremusica2018” ad Addio Pizzo, nella persona del suo presidente, Raffaele Genova ed a Pico Di Trapani, autore di Sicilia, una guida non convenzionale, un volume dedicato alla scoperta dei luoghi e delle storie più significative della lotta alla mafia. Il premio, nato come riconoscimento concreto a personaggi della cultura, dello spettacolo e della società civile che hanno portato un’idea diversa di Sicilia nel mondo, fuori dalle convenzioni, è stato conferito nel passato a personaggi del calibro di Paolo e Vittorio Taviani, Marcello Sorgi, Rita Borsellino e Maria Falcone, Giovanni Impastato, Antonio  Albanese.

 

 

Appuntamenti in programma:

 

24-07, ore 19.30 – Inaugurazione del festival, Arte pubblica con “ritorno a Magonia” di Ambra Mirabito

25-07, ore 22 – incontro con le amministrazioni delle Isole Eolie e il pubblico sul tema “Emergenza plastica nei nostri mari, che fare?”

26-07, ore 19.30 –  “Matteo Podetti”, piano solo

26-07, ore 22 – Concerto Trio “Nishad-Ortiz-Barenghi”

27-07, ore 19.30, Duo “Parisi-Pesti”, Tramonto con Debussy, “Treason”

27-07, ore 22 – Proiezione del film “La fabbrica del rock – The wrecking crew”, di Denny Tedesco

28-07, ore 22 – concerto Francesca Ajmar “Verso Rio

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