MESSINA. “Come volevasi dimostrare, ancora una volta, le nostre reiterate e dettagliate denunce pubbliche in merito alle concrete prospettive del cantiere del viadotto Ritiro e al cronoprogramma relativo alla conclusione dell’opera si sono dimostrate totalmente fondate ed ineccepibili”. Inizia così la nota della Uil in merito ai lavori al Viadotto Ritiro.

”I fatti – prosegue il comunicato – ci hanno dato ampiamente ragione e, purtroppo, oggi, dobbiamo affermare che anche l’annuncio relativo alla previsione dell’ennesima nuova data di chiusura dell’opera prevista per giugno 2024 è, stante l’attuale situazione del cantiere, assolutamente irrealizzabile. Infatti, alla data odierna, gli operai impegnati nelle lavorazioni del cantiere sono soltanto 17 e se, a strettissimo giro, non aumenterà sensibilmente la forza lavoro sarà impossibile concludere i lavori del viadotto Ritiro entro il mese di giugno prossimo. Pertanto, al netto delle chiacchere e anche al fine di evitare lennesima estate disastrosa ai cittadini messinesi, è indispensabile che il Cas non si giri dallaltra parte e faccia le dovute pressioni sulla Toto costruzioni per avere chiarezza e risposte concrete. Tutto il resto sono soltanto annunci vuoti e slegati dalla realtà: la conclusione del viadotto Ritiro entro giugno 2024 passa da un impegno straordinario caratterizzato dalla presenza di un numero importante di lavoratori che, certamente, non può essere quello attuale che, appunto, è di 17 operai assunti nel cantiere del viadotto”, commentano Ivan Tripodi, segretario generale Uil Messina, e Pasquale De Vardo, segretario generale Feneal Uil Tirrenica.

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