CATANIA. Il governo Musumeci dichiara lo stato di crisi regionale e chiederà a Roma lo stato di emergenza per le decine di comuni raggiunti dalla cenere dell’Etna, mentre sulla tratta autostradale compresa tra Fiumefreddo e Giarre della A18 Messina-Catania (esattamente dal km. 51 al km. 58), in cui l’evento parossistico del vulcano, il decimo dall’inizio dell’attività, sta provocando disagi e rallentamenti tali da aver indotto il consorzio autostrade a disporre, a partire dalla 13, l’uscita obbligatoria a Fiumefreddo, per chi viaggia in direzione Catania, e a Giarre, per chi viaggia in direzione Messina. È stato inoltre disposto il libero passaggio, senza pagamento del pedaggio, sia al casello di Fiumefreddo che di Giarre.

Nel frattempo, i paesi pedemontani fanno i conti con la coltre di cenere nera che sta ammantando tutto: città completamente annerite, persino la spiaggia di Fondachello e Riposto, gravi ripercussioni alla circolazione: il presidente Nello Musumeci ha annunciato una prima erogazione di un milione di euro a favore  dei Comuni colpiti e l’avvio delle procedure per l’acquisto di mezzi idonei alla asportazione della cenere, da tenere a disposizione dei sindaci in caso di necessità.

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