MESSINA. Sono state aperte questa mattina le sezioni per le votazioni del nuovo rettore dell’Università degli Studi di Messina. Dopo le votazioni di oggi, domani 24 novembre, si procederà allo scrutinio che nel caso in cui raggiunga 677 votanti potrebbe già dare un nome definitivo tra i tre candidati Michele Limosani, Giovanna Spatari e Giovanni Moschella. In alternativa si procederà a una seconda elezione, il prossimo lunedì 27 novembre e, in caso, a un ballottaggio venerdì 1 dicembre.
Per le votazioni sono stati individuati 12 seggi elettorali, tutti allocati nel plesso centrale dell’Università e l’elettorato attivo è composto da:
- 874 professori di ruolo, ricercatori a tempo indeterminato– voto pieno;
- 139 ricercatori a tempo determinato, di cui all’art.24 comma 3, lett. b) della legge 240/2010 – voto pieno;
- 6 Dirigenti amministrativi – voto pieno;
- 137 Ricercatori a tempo determinato, di cui all’art.24 comma 3, lett. a) della legge 240/2010 – (voto ponderato al 30%), voti equivalenti n. 41;
- 930 personale tecnico-amministrativo, lettori e collaboratori esperti linguistici – (voto ponderato, 25% del n. complessivo dei professori di ruolo e dei ricercatori a tempo indeterminato), voti equivalenti n. 218;
- 15536 Studenti, dottorandi, assegnisti e specializzandi regolarmente – (voto ponderato, 30% del numero complessivo dei rappresentanti degli stessi in S.A. CdA e nei Consigli di Dipartimento n. 246), voti equivalenti n. 7
E proprio gli studenti lo scorso 30 ottobre si sono riuniti a Piazza Pugliatti per protestare contro il valore del loro voto: «Come già detto, non possiamo permettere che un momento così importante della vita del nostro Ateneo rimanga un privilegio della componente accademica, dimenticando nuovamente o volutamente che il Rettore e l’università tutta esiste grazie a noi – spiegano gli organizzatori – Questa rottura con l’amministrazione, rispecchiata da questa protesta, si concretizzerà anche attraverso la mancata partecipazione delle associazioni a tutte le iniziative portate avanti dell’amministrazione centrale che vorrebbe coinvolgere gli studenti: non ci si può chiedere di partecipare ad eventi come il “Welcome Day” in programma per giorno 9 novembre ed escluderci di fatto dalla competizione elettorale».