MESSINA. Dal primo giugno, secondo le intenzioni del sindaco Cateno De Luca e di MessinaServizi Bene Comune, la partecipata che si occupa di rifiuti, scompariranno progressivamente i cassonetti dalle strade, sostituiti dal porta a porta in tutta la città.

Circostanza che ha fatto sollevare qualche perplessità: non per l’operazione in sè, funzionale al raggiungimento della quota del 65% di differenziata indicata da De Luca come traguardo di luglio (ed obbligo di legge già da anni, benchè a marzo la percentuale fosse di poco superiore al 20%), ma per le modalità e per la “fretta”. Tra chi le ma manifestate, queste perplessità, ci sono Confconsumatori e Konsumer Messina.

“A partire il primo giugno spariranno i cassonetti dalle strade della città ed i messinesi dovranno provvedere al conferimento dei rifiuti  secondo le modalità che l’Azienda avrà cura di comunicare prossimamente. Ci saremmo aspettati che, come preannunciato dall’Azienda, l’avvio del porta a porta fosse preceduto da una campagna informativa e/o di comunicazione che mettesse i cittadini a conoscenza del nuovo servizio, consentendo loro di adeguarsi tempestivamente alle nuove esigenze”, spiegano le due sigle.

“A tutt’oggi, invece, ad un mese dall’inizio del nuovo servizio, nessuna forma di comunicazione  è stata ancora messa in atto da Messinaservizi – accusano – In una città che sconta ogni giorno, in termini di degrado urbano e di igiene pubblica in materia di rifiuti, un elevato grado di inciviltà dei propri cittadini, pensare di modificare radicalmente, da un giorno all’altro, sull’intero territorio comunale, le tradizionali, secolari abitudini dei messinesi senza preventivamente predisporre un’adeguata, capillare assidua  e soprattutto tempestiva campagna di informazione,  rappresenta un notevole  rischio di caos e confusione, la cui responsabilità sarebbe ascrivibile solo in parte ai cittadini, che invece ne pagherebbero le conseguenze”, si legge nella nota.

“Auspichiamo quindi che Messinaservizi (che, come le altre aziende partecipate del Comune di Messina si è sempre sottratta al confronto con le associazioni dei consumatori) sappia rimediare  in maniera appropriata a tale mancanza nel brevissimo tempo ormai a disposizione”, concludono Fulvio Capria e Linda Paparone, rappresentanti di Confconsumatori e Konsumer Messina

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