MESSINA. Due nuove entrate, Laura Tringali, preside dell’istituto alberghiero Antonello, e Francesco Gallo (già ex consigliere d’amministrazione dell’Atm, ex assessore della giunta di Francantonio Genovese ed ex esperto della giunta di Turi Leonardi), vicesindaco Carlotta Previti, salta un “assessore in pectore” annunciato a gennaio scorso, Salvatore Ingegneri, più i due già dimissionari da giorni, Pippo Scattareggia e Enzo Trimarchi (che rimarrà come esperto gratuito) La nuova giunta di Cateno De Luca è stata varata, dopo due anni e qualche settimana

“Ho fatto a modo mio”: non ci sono state influenze o pressioni, e se ci sono state, non hanno scalfito il decisionismo di De luca nello scegliere i suoi nuovi assessori. Ci ha tenuto a sottolinearlo dall’inizio, prima del lungo preambolo (in cui ha ringraziato la comunità e “il buon Dio”), in cui ha “confessato che Messina è il suo palcoscenico e il suo trampolino: “Questa è l’occasione più bella per dimostrare se hai talento, se sei disponibile ad andare oltre: c’è chi mira alla sufficienza, c’è chi vuole andare oltre, qui si incide sul destino di migliaia di persone e del futuro della comunità, quindi il senso di responsabilità ti porta a togliere tempo agli affetti familiari o all’ombrellone per donarlo alla comunità”. Questo per testimoniare “la buona volontà” delle donne e degli uomini della giunta, presenti, passati e futuri.

Il primo a saltare è Salvatore Ingegneri, che all’inizio di gennaio era stato designato assessore “in pectore” al posto di Enzo Trimarchi, il cui destino era già segnato (si sarebbe dovuto dimettere alla fine dell’anno scolastico) e che lo stesso De Luca aveva annunciato la possibilità che potesse entrare in giunta.

Rimodulate le deleghe:

De Luca si tiene finanze, rapporti col governo nazionale e regionale, riorganizzazione del comune, rapporti col consiglio comunale, ricorse urbane e polizia municipale

Salvatore Mondello avrà infrastrutture, mobilità, piani complessi, risanamento, decoro urbano, beni culturali, ponte sullo Stretto.

Francesco Caminiti resta con pianificazione infrastrutturale di rifiuti, acqua, informatizzazione, Ced.

Carlotta Previti perde qualcosa, ma guadagna la fascia da vicesindaco: Smart City, fondi extracomunali e fondi europei 2021-2027, rapporti con l’università, responsabile dell’attuazione del programma e degli assessori.

Tutto uguale per Minutoli: protezione civile, sicurezza sul lavoro, cimiteri, servizi al cittadino, animali, rapporti con le circoscrizioni

Rimane anche Alessandra Calafiore, che era stata in predicato di sostituzione: Politiche sociali, politiche della casa, politiche della salute, rapporti con le istituzioni religiose.

Per Enzo Caruso quasi tutto uguale: Cultura, brand Messina, politiche giovanili, antichi mestieri, toponomastica

Dafne Musolino ne esce un po’ ridimensionata: contenzioso, attività produttive, ambiente, mare, demanio, casinò del mediterraneo

Laura Tringali, nuova entrata, avrà come principali ruoli Scuola e pari opportunità

Francesco Gallo, politico di lunghissimo corso (addirittura assessore con Turi Leonardi) sport, spettacoli e grandi eventi, costituzione fondazione e gabinetto

Prima dell’annuncio, una polemica: “Mi fanno ridere le dichiarazioni di presunti candidati ad assessore che dichiarano di non voler entrare in giunta: la società è costellata di personaggi in cerca di autore”, spiega, spargendo peperoncino ad una discussione fino a quel momento piuttosto ecumenica. “Gli assessori sono nominati dal sindaco, è a me che devono dare conto. L’assessore è uomo o donna di fiducia del sindaco, quando non ha più la fiducia del sindaco va a casa. Nell’ambito di una squadra di giunta non esiste che un collega non difenda l’atto di un suo collega, perchè gli atti sono della giunta nella sua interezza. Chi non lo fa non è compatibile con la fiducia. La giunta o governa e si manifesta in maniera monolitica, oppure chi ha contestato va revocato, o si dimette. E poi ha tutti i diritti di critica”.

 

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