PALERMO. Avrebbero dovuto realizzare impianti fotovoltaici nell’edificio dell’università di Palermo che ospita il dipartimento di Scienze e tecnologie biologiche, chimiche e farmaceutiche, ma i pannelli solari, che fornivano 4 kilowatt, non si avvicinava nemmeno ai 100 kw previsti dal progetto. La vicenda ha portato al sequestro di somme di denaro, beni mobili e immobili per oltre 700.000 euro.

L’attenzione degli investigatori si è concentrata sulle posizioni di G.L., amministratore della “Helios montaggi s.r.l.”; L.C., amministratore della “Lanaro s.r.l.”; E.P., amministratrice della “Easy Integrazioni di sistemi s.r.l.”; F.M.M., amministratore della “Idea s.r.l.” (capofila dell’ATS), G.C., titolare della ditta individuale “GC Software”.

Le ipotesi di reato sono di truffa aggravata ai danni dello Stato e dell’Unione europea, falso ed emissione e utilizzo di fatture per operazioni inesistenti in relazione alla realizzazione di un progetto sperimentale per la produzione di energia solare/termica denominato FAE. Il progetto FAE – Fotovoltaico ad Alta Efficienza, finanziato con fondi nazionali e comunitari per un importo pari ad € 1.857.039,44 nell’ambito della linea di intervento 4.1.1.1. PO FERS 2007/2013, concessi dall’Assessorato Regionale delle Attività Produttive della Regione Siciliana

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