MESSINA.Maurizio Croce si trova nell’impossibilità di svolgere il suo ruolo di consigliere comunale, avendo partecipato a 9 sedute su 155″. Lo ha spiegato Felice Calabrò, consigliere comunale del Pd, per motivare la presentazione, insieme alla collega Antonella Russo, della delibera “attivazione della procedura di contestazione della decadenza per assenze ingiustificate del consigliere comunale Maurizio Croce, ex art. 41, c.6, del Regolamento del Consiglio Comunale del Comune di Messina”.

Croce, soggetto attuatore per il commissario straordinario per il dissesto idrogeologico della regione Siciliana, è consigliere comunale in virtù del fatto di essere arrivato secondo nella corsa a sindaco delle amministrative del 2022, vinte dal suo avversario Federico Basile. Sul doppio ruolo è in corso una procedura per capire se esistano incompatibilità: secondo l’Avvocatura dello Stato la fattispecie esiste, secondo l’Anac, l’autorità nazionale anticorruzione no, non c’è incompatibilità. Della questione è stato investito il consiglio comunale un mese fa. Nel frattempo, è stato richiesto un ulteriore parere all’assessorato regionale alle Autonomie locali. La decadenza di Croce permetterebbe l’arrivo in Consiglio Comunale del democratico Alessandro Russo.

Nell’attesa che gli aspetti giuridici si chiariscano, Russo e Calabrò agiscono sul lato politico con la proposta di delibera presentata oggi: “L’assenza continuativa e ininterrotta del Consigliere Maurizio Croce ha inficiato seriamente la stessa operatività del Consiglio Comunale, in concomitanza di votazioni di deliberazioni di delicato rilievo amministrativo poiché, stante la dinamica dei lavori consiliari, la partecipazione alle votazioni influisce sensibilmente sugli esiti delle stesse, costituendo una assenza la condizione affinché le deliberazioni vengano approvate o bocciate, contribuendo pertanto a determinare l’indirizzo politico in maniera decisiva e determinante”, spiega la delibera.

Secondo il Regolamento del Consiglio Comunale di Messina, all’art. 41, c.6, prevede la decadenza del Consigliere comunale per reiterate e ingiustificate assenze ai lavori del Consiglio, prevedendo che: “Decadono dalla carica i consiglieri che non intervengono per sei sedute consecutive del Consiglio, se non per giustificati motivi comunicati al Segretario Generale. La decadenza è in ogni caso dichiarata dal Consiglio, sentito l’interessato, con preavviso di dieci giorni”.

Secondo i due consiglieri, “il consigliere Maurizio Croce ha, spesso dopo lunghi periodi di mancanza di comunicazioni ufficiali, prodotto giustificazioni a posteriori per le sue assenze alle sedute del Consiglio Comunale, che sono tutte contraddistinte dalla esigua stringatezza e da evidente genericità di motivazioni, che — per la totalità delle giustificazioni — riferiscono a non dettagliati e motivati “motivi di lavoro” o di impegni professionali. Di tale comportamento è evidente in particolare modo la serie di assenze dal Consiglio che vanno dal 21/07/2022 al 13/10/2022 per un totale di 20 sedute consecutive di Consiglio e quella relativa al periodo dal 02/01/2023 al 04/04/2023, per un totale di 34 sedute di Consiglio”.

 

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