MESSINA. “E’ bene che si sappia, Maurizio Croce dal 13 luglio 2022, data d’insediamento dell’attuale Consiglio Comunale, alla data odierna, ha partecipato soltanto a 9 sedute del civico consesso su ben 155, risultando assente per ben 146 riunioni. È, quindi, pacifico che tale condotta appalesi un disinteresse evidente”. Così scrivono Antonella Russo e Felice Calabrò, consiglieri comunali del pd, che hanno preannunciato la presentazione di una delibera di “attivazione della procedura di contestazione della decadenza per assenze ingiustificate del consigliere comunale Maurizio Croce, ex art. 41, c.6, del Regolamento del Consiglio Comunale del Comune di Messina”.

Croce è stato eletto consigliere comunale di Messina in virtù del fatto di essere arrivato secondo nella corsa a sindaco delle amministrative del 2022, vinte dal suo avversario Federico Basile. La sua decadenza permetterebbe l’arrivo in consiglio comunale del democratico Alessandro Russo.

“Il Presidente della Regione, nella qualità di Commissario di Governo contro il dissesto idrogeologico nella Regione Siciliana – scrivono i due consiglieri – ha trasmesso al Presidente del Consiglio Comunale di Messina i pareri rilasciati dall’Avvocatura Distrettuale dello Stato – sede di Palermo – in ordine all’eventuale sussistenza di un’ipotesi di incompatibilità tra l’incarico di soggetto attuatore (ricoperto allo stato dal dott. Croce) e il ruolo di consigliere comunale della città di Messina. Come è ormai ampiamente noto l’avvocatura dello stato, attesa la natura giuridica dell’Ufficio del soggetto attuatore, ha evidenziato l’incompatibilità, ex art. 12 D.Lgs. 39/2013, tra l’incarico predetto e quello di consigliere comunale del Comune di Messina. Inoltre, a seguito di espressa richiesta di integrazione, i citati legali hanno ulteriormente ribadito il parere rilasciato in data 24 maggio 2023, specificando la posizione già espressa nel senso dell’evidente incompatibilità tra le due cariche interessate, giusta parere del 26 maggio 2023. Orbene, la sopravvenuta conoscenza degli autorevoli pareri in esame impone diverse riflessioni sotto un duplice profilo, uno squisitamente giuridico ed uno specificatamente politico. In questa sede, tralasciando il profilo giuridico che siamo certi avrà ulteriori sviluppi, è opportuno soffermare l’attenzione sull’aspetto politico, e precisamente sull’ostinazione del dott. Croce (eletto consigliere comunale di Messina in forza di una specifica norma giuridica e non perché votato dai cittadini ad assolvere tale ruolo) a voler conservare, con le unghie con i denti, il seggio nel civico consesso, a dispetto pure di pareri indiscutibili e norme ulteriormente chiare, ma soprattutto a dispetto di costanti e reiterate assenze”, concludono Russo e Calabrò.

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