MESSINA. “Nel mare magnum della legge finanziaria appena varata dal Governo Musumeci sono state trovate risorse aggiuntive per il trasporto pubblico urbano di Catania , circa 1,4 milioni assegnate conto anno 2018 per Amt, l’azienda trasporti etnea, mentre nulla è previsto per Atm Messina seppur abbia un contenzioso legale con la Regione per 13 milioni di euro per minori contributi chilometrici versati all’azienda al dicembre 2013″.

Lo afferma Michele Barresi, segretario generale Uiltrasporti Messina:”Per l’ennesima volta, cambiano i governi e la rappresentanza politica, ma nessuno alla Regione ha mai saputo difendere i legittimi interessi di un territorio di fatto dimenticato . In una finanziaria dissennata senza nessuna logica di sviluppo e con pesanti tagli lineari previsti al trasporto su gomma dell’isola il Governo tuttavia, con l’articolo 82 della legge di stabilita di fatto sana i contenziosi sui rimborsi chilometrici dell’Amt, azienda trasporti del comune di Catania e si impegna a regolarizzarne anche i contributi futuri innalzando la quota annua degli stessi. Un provvedimento ad hoc per la città Etnea – continua Barresi – e che avevamo fortemente invocato anche per Atm Messina che resta anche stavolta cenerentola della Sicilia con un riconoscimento chilometrico inferiore alle altre aziende gemelle di Palermo e Catania rispetto alle quali percepisce come contributo un quinto rispetto all’Amat Palermo e un quarto rispetto all’Amt di Catania.”

“Una finanziaria dissennata nel suo complesso e fortemente penalizzante per Messina che sancisce come ormai da anni a Palermo la nostra classe politica non sappia come si tutelino gli interessi del territorio, anche stavolta a pagarne le conseguenze sono il trasporto urbano ed il servizio pubblico della città peloritana”, ha concluso Barresi.

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