MESSINA. Anche il centrodestra, finora silente, è intervenuto sulla questione del trasporto pubblico. nel mirino del consigliere Francesco Pagano c’è la dismissione del tram, che l’esponente di Ora Messina definisce “una follia economica”.

“Una sperimentazione continua che avvilisce la quotidianità dei cittadini messinesi. Il piano di trasporto approntato dalla nuova dirigenza dell’Atm, e dall’amministrazione, insiste nella ricerca di una rivoluzione pasticciata e impossibile. Il servizio “Shuttle” – attacca Francesco Pagano – rappresenta un fallimento ideologico e una scarsa conoscenza della natura fisica della città di Messina. Il percorso da Giampilieri a Torre Faro non è un servizio offerto agli utenti ma, osservo amaramente, una voglia di stupire presuntuosamente nonostante l’evidenza dell’impossibilità di coprire in tempi celeri e utili una simile tratta”.

“Quotidianamente assistiamo alle lunghe attese dei cittadini alle fermate, attimi che nella migliori delle ipotesi arrivano fino a 10-15 minuti di ritardo. Il servizio a pettine è inattuabile con un servizio così instabile – continua Pagano – senza contare le numerose soppressioni degli ultimi giorni. I guasti possono essere all’ordine del giorno, non per questo faremo una colpa, ma sono proprio problematiche simili che dovrebbero far riflettere su un piano trasporti meno estremo e più funzionale”.

“Ogni giorno che passa diventa chiaro che la soppressione definitiva del tram è alle porte. L’esperimento, l’ennesimo, del fermo domenicale è solo il primo passo. Personalmente non pretendo – chiarisce il consigliere – la salvaguardia del mezzo a tutti i costi; rimango però interdetto nel tentativo di comprendere il nuovo piano trasporti. La dismissione, come è stata paventata, non mi convince per modalità e costi. La sostituzione con mezzi gommati darà alla città solo incertezza su orari e servizio. L’aspetto più importante, però, rimane quello economico: l’inserimento nel Masterplan di una spesa esosa per la dismissione del tram è una scelta che sconvolge. Non sarebbe lecito attendersi che tali somme vengano utilizzate – insiste Pagano – per opere che migliorino il servizio esistente invece che cercare una rivoluzione? Il maxi progetto voluto dal sindaco De Luca è sicuramente ambizioso, la realtà però ci ha raccontato di sperimentazioni astruse e che hanno portato a disservizi e nulla più. La rivoluzione sul piano trasporti – conclude Pagano – non deve essere costruita sulla pelle dei cittadini”.

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