MESSINA.  Oltre 50 multe, 10 macchine prelevate con il carro attrezzi e un presidio permanente dei Vigili per far rispettare il divieto di sosta. Dopo il caos di sabato sera, quando lo shuttle dell’Atm è rimasto bloccato per oltre quaranta minuti davanti alla chiesa, il sindaco Cateno De Luca è intervenuto a Torre Faro con un blitz per cercare di mettere fine all’anarchia che paralizza la viabilità del borgo, soprattutto nel corso dei weekend.  «Con due squadre della polizia municipale abbiamo istituito il presidio permanente per far rispettare il divieto di sosta. Ieri, avendo tutte le pattuglie impegnate per l’ordigno bellico, è successo l’inferno», scrive il sindaco su Facebook, che spiega di aver dovuto far sostituire tutti i cartelli del divieto di sosta, “girati e divelti appositamente per non consentire ai vigili di fare il loro dovere”.

«Stasera (ieri, ndr) i commercianti si sono lamentati con me perché così non lavorano. Mi chiedono di fare come l’anno scorso: mettere quattro ausiliari dell’Atm, che non possono elevare le multe, per presidiare i due punti più critici facendo da dissuasori umani così l’autobus riesce a circolare (spendere oltre 8 mila euro a mese senza avere incassi!). Io non comprendo! Se si intasa tutto per assenza di vigilanza è colpa del Sindaco! Se viene vigilata l’area con la polizia municipale è colpa del Sindaco perché le attività commerciali non lavorano! Ma che dobbiamo fare?», sbotta il primo cittadino.

Parole finite nel mirino dei consiglieri comunali del M5s, che proprio ieri pomeriggio hanno incontrato gli abitanti del borgo marinaro nel corso di un’assemblea aperta per fare il punto sulle criticità dell’area, con particolare riferimento alla viabilità. A prendere parte all’incontro, si legge in una nota, i consiglieri Andrea ArgentoPippo Fusco e Francesco Cipolla, la senatrice Grazia D’Angelo, la deputata regionale Valentina Zafarana, il consigliere della VI circoscrizione Antonio Lambraio, il presidente della Pro Loco Capo Peloro Nello Cutugno e numerosi commercianti e imprenditori locali.

«Se il Sindaco si fosse occupato a tempo debito dei problemi di Torre Faro, come avevamo richiesto già lo scorso dicembre e come un primo cittadino dovrebbe fare, adesso non ci sarebbe stato bisogno del solito “blitz” con il quale De Luca crede di poter mettere una pezza alle tante mancanze della sua Amministrazione»,  spiegano i pentastellati.

«Nel corso dell’assemblea, che rappresenta il primo di una serie di incontri di progettazione partecipata attraverso il metodo “Town meeting” – spiegano – abbiamo ascoltato e discusso le proposte degli abitanti dopo aver analizzato i contenuti dei questionari diffusi nelle scorse settimane dal meetup “Grilli dello Stretto”. L’obiettivo è quello di confrontarsi con i cittadini e stilare una proposta dettagliata e il più possibile condivisa da tutte le parti in causa, che sarà poi sottoposta all’attenzione dell’Amministrazione. Torre Faro – proseguono – è uno dei tanti gioielli di questa città che andrebbero preservati e valorizzati. Per farlo è però fondamentale confrontarsi con chi lo vive ogni giorno e ascoltare le loro istanze e le loro richieste. I problemi di una città di 230mila abitanti non si risolvono di certo con iniziative estemporanee o blitz mediatici, ma con una programmazione seria che andava messa in atto già da tempo», proseguono i consiglieri, che stilano un breve elenco delle principali richieste avanzate dai partecipanti “che possono essere attuate immediatamente e a costo irrisorio”, fra le quali un costante presidio dei vigili almeno dal venerdì alla domenica, l’installazione di appositi dossi in via Pozzo Giudeo e in via Santa Domenica e la possibilità per i residenti di avere due pass gratuiti a famiglia per i parcheggi a pagamento che siano muniti di targhe, come richiesto da tempo dal Consigliere Francesco Cipolla.

«Le dichiarazioni scritte dal primo cittadino sulla viabilità di Torre Faro dopo il suo ultimo improvvisato blitz – concludono – spiegano in maniera chiara come questa Amministrazione non sia in grado nemmeno di occuparsi di una piccola realtà. Mentre noi ci confrontavamo con gli abitanti, cercando di risolvere fattivamente e democraticamente i problemi, De Luca ha ammesso candidamente che non sa che pesci pigliare, dimostrando ancora una volta come il sindaco non lo sappia fare».

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