MESSINA. Ha riservato più di una novità l’udienza preliminare nei confronti di Alessio Mantineo, accusato di tentato omicidio nei confronti della sua ex fidanzata Ylenia Grazia Bonavera (23 anni). Alla ragazza fu lanciata della benzina addosso e le fu dato fuoco mentre si trovava nella sua abitazione; riportò ustioni secondo e terzo grado su gambe, fianchi e caviglie. L’episodio risale alla notte dell’8 gennaio scorso ed è al centro dell’udienza preliminare presieduta dal gup Salvatore Mastroeni.

La ragazza, che ha difeso Alessio, non si è costituita parte civile mentre lo ha fatto la madre, assistita dall’avvocato Roberto Bonavita. Rigettate le richieste di costituzioni di parte civile di due associazioni antiviolenza, l’associazione “Al tuo fianco” rappresentata dall’avvocato Cettina La Torre e l’associazione “Eva Luna” rappresentata dall’avvocato Rosaria Chillè, non essendo stato dato il consenso della parte offesa. Il gup inoltre, accogliendo in parte la richiesta dell’avvocato Salvatore Silvestro, difensore di Mantineo, ha concesso il rito abbreviato condizionato all’esame di Ylenia (il legale aveva chiesto anche una perizia medico legale, ma è stata rigettata). Il giudice ha disposto che sarà sentita anche la madre della ragazza.

Infine è emerso che Ylenia sarebbe iscritta nel registro degli indagati per favoreggiamento. La ragazza infatti, dopo le prime frasi subito dopo il fatto, ha sempre difeso Alessio sostenendo che non era stato lui ad aggredirla con la benzina ma uno sconosciuto arrivato sull’uscio di casa. Ad incastrarlo tuttavia erano stati diversi elementi raccolti dalla Squadra mobile ma soprattutto il filmato dell’impianto di video sorveglianza di una stazione di servizio che quella notte lo ha immortalato mentre acquistava un euro di benzina in una bottiglia di plastica.

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