MESSINA. Anche a marzo, come è successo da luglio ad oggi (con l’eccezione di gennaio e febbraio), in Sicilia è piovuto poco, pochissimo: e il rischio che l’isola possa trovarsi di fronte ad una grande e preoccupante siccità (per la quale la Regione Siciliana ha chiesto lo stato di emergenza per sei province, inclusa Messina) è molto concreto.

La media regionale delle piogge rilevate dalla rete Sias, il servizio informativo agrometeorologico siciliano, pari a circa 36 mm, è stata praticamente la metà della norma mensile, che per il periodo 2002-2023 è stata pari a 73 mm, e il “deficit pluviometrico” (la misura dell’acqua mancante) medio dal 1° settembre è ormai intorno a 350 mm per la provincia di Catania (in cui Messina raccoglie grossa parte dell’acqua che arriva in città) , di circa 300 mm per le province di Enna e Siracusa, lievemente inferiore per le province di Caltanissetta e Ragusa.

“L’anomalia delle precipitazioni è stata tuttavia particolarmente marcata nelle aree già interessate in precedenza dai deficit più elevati – spiegano dal Sias – vale a dire la fascia ionica e le aree centrali, dove la pioggia caduta è stata talora meno del 20-30% di quella attesa in base alla climatologia. Gli eventi più significativi e diffusi si sono verificati nei primi 5 giorni del mese”. Il risultato è che i bacini idrici, già pieni solo per un terzo della loro capienza, si sono ulteriormente impoveriti di acqua.

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Joshua
Joshua
3 Aprile 2024 11:23

Questo non fa altro che confermare quello che già si sapeva ma che si fa finta di non sapere, se sei costretto ad irrigare un agrumeto in pieno Novembre e sottolineo Novembre, forse qualcosa che non va c’è! La verità è che alcune colture sono destinate a morire, che questo non è un evento passeggero e che ci dobbiamo preparare a questo evento epocale, ma si sa i nostri politici sono miopi…