MESSINA. Nonostante la pioggia dell’ultimo weekend di febbraio continua a peggiorare la situazione siccità in Sicilia e a raccontare ancora una volta la situazione del suolo sono i dati degli invasi del mese di febbraio 2024 pubblicati dalla Regione Siciliana in collaborazione con Autorità di bacino del Distretto idrografico della Sicilia. Secondo il bollettino aggiornato al 23 febbraio, infatti, il suolo siciliano registra uno scarto del -23% di apporto idrico rispetto a febbraio 2023, addirittura peggiorando rispetto a gennaio, quando il deficit era del 18%. Tradotto, le falde acquifere siciliane sono pericolosamente carenti d’acqua e nonostante l’anomalo surplus pluviometrico di maggio e giugno 2023, che ha ormai esaurito i suoi effetti, la Sicilia subisce uno stato di siccità (per il quale è anche stato dichiarato lo stato di calamità naturale).
Sono ventinove in tutto i siti analizzati dalla Regione, e di questi nove presentano un deficit (situazione comunque in miglioramento rispetto a gennaio, quando erano diciannove i punti in carenza). E su un totale di 1010,67 milioni di metri cubi d’acqua di capienza, i bacini ne contengono oggi meno di un terzo: 297,54, solo un milione di metri cubi in più dello scorso dicembre. Per una comparazione, a febbraio del 2023, al termine di un gennaio straordinariamente poco piovoso, erano quasi 400: e già allora si parlava di allarme. Quest’anno di acqua ce n’è molta di meno.
E infatti l’indicatore per il monitoraggio della siccità meteorologica, idrologica e agricola, lo Standardized Precipitation Index (SPI), è molto chiaro: prendendo come riferimento gli ultimi tre mesi, pressochè tutta la parte centrale e occidentale dell’isola è in condizioni di siccità “estrema”, così come la provincia ionica messinese, mentre nella tirrenica le cose vanno solo di pochissimo meglio, con siccità definita “severa”. Per Messina le cose addirittura peggiorano prendendo in esame un periodo di sei mesi: tutta la provincia è in stato di siccità estrema, dato lo scarsissimo apporto di piogge di autunno e inverno, e le temperature di diversi gradi sopra le medie stagionali.
