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MESSINA. Nonostante le piogge che hanno contraddistinto il mese di marzo, in Sicilia continua lo stato di siccità, anche se accentuata in alcune aree.

«In realtà- spiegano dal Servizio Informativo Agrometeorologico Siciliano (SIAS)- il primo trimestre dell’anno, in quanto ad accumuli totali, non è stato così asciutto come in altre fasi siccitose registrate in passato (prime fra tutte, quelle del 1977 e del 1989), tuttavia la situazione attuale risente pesantemente dei mancati apporti del periodo autunnale. Ne risulta un quadro secondo il quale la siccità a breve termine interessa aree piuttosto limitate con intensità moderata, mentre la siccità a medio termine risulta invece coinvolgere gran parte del territorio regionale, localmente anche con intensità severa o addirittura estrema.»
Le piogge cadute tra gennaio e marzo 2024 sono state assorbite quasi interamente dai suoli. Le ripercussioni più gravi in questo momento, secondo il SIAS, più ancora che i danni all’agricoltura, sono rappresentate dalla mancata ricostituzione di riserve idriche adeguate nel sistema degli invasi e nei corpi idrici sotterranei. Servirebbero infatti, nei restanti mesi primaverili, precipitazioni abbondantemente superiori alla norma per attenuare il quadro di siccità attuale, mentre piogge semplicemente nella norma comporterebbero comunque un peggioramento del quadro attuale.
Nel dettaglio le piogge degli ultimi tre mesi portano la Sicilia a una possibilità di uscire almeno dallo stato di siccità a breve termine, mentre sui sei mesi lo stato continua ad essere moderato su tutto il territorio.
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