MESSINA. “Abbiamo certamente il dovere tutti, nessuno escluso, di tutelare al massimo tutti i soggetti che saranno coinvolti dai procedimenti di esproprio per i lavori del ponte, affinché non solo vengano risarciti adeguatamente, ma anche assistiti in tutto il loro percorso”. Così, in una nota, il consigliere comunale Libero Gioveni, capogruppo di Fratelli d’Italia, che interviene sul tema del Ponte e degli espropri.

“Fatta questa doverosa premessa dal nostro gruppo ritenuta indiscutibilmente fondamentale almeno quanto la costruzione della grande opera – afferma Gioveni – non posso al contempo non considerare certamente stucchevole o per certi versi anche strumentale questa sorta di ‘terrorismo psicologico’ che da qualche giorno si è messo in atto forse per potenziare il fronte del NO. Mi auguro solo (almeno questo) – prosegue il consigliere – che l’assistenza legale già offerta agli espropriandi da parte di movimenti o soggetti politici contrari all’opera sia del tutto gratuita, perché significherebbe, paradossalmente, se non fosse così, che grazie a questa “catastrofe ambientale” per la nostra città, grazie alla “sciagura del ponte”, grazie all’”obbrobrio progettuale calatoci sopra le nostre teste”, ci si è addirittura procurati un profitto! Ma è ovvio che non sarà così, anzi sono certo che non sarà così e che tutti quelli contrari al ponte offriranno gratuitamente la loro assistenza legale – aggiunge l’esponente di FdI – perché diversamente verrebbe da chiedersi a chi convenga di più che l’iter vada sempre più avanti! Ciò che mi preme evidenziare invece con sempre più maturata convinzione – insiste Gioveni – è l’enorme e provvidenziale indotto economico che investirà positivamente la nostra città, sia durante (economia fiorente) che dopo i lavori del ponte (turismo), senza considerare (e di questo si è forse parlato un po’ troppo poco), che sotto il profilo infrastrutturale e trasportistico, Messina che attualmente dispone di una stazione ferroviaria “di arrivo” (come Napoli e Roma per esempio, con le attese legate all’inversione di marcia del treno), disporrà non solo di una stazione ferroviaria “di transito”, ma anche di altre fermate ferroviarie lungo tutto il suo asse longitudinale a nord (Europa, Papardo e Annunziata). Per non parlare poi – prosegue il capogruppo di FdI – di ciò che anche in corso d’opera si sta tentando di portare avanti a corredo del ponte sotto il profilo turistico e di cui già abbiamo discusso e approfondito in Aula (acquario, ascensori panoramici ecc.) o che si vuole proporre a margine (vedi la lodevole iniziativa dell’ordine degli architetti di pensare anche per la sponda sicula il centro direzionale progettato sul fronte calabro dall’archistar di fama mondiale Libeskind)”, conclude.

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GR_le cose giuste
GR_le cose giuste
5 Aprile 2024 15:15

Cortesemente Sig. Libero Giovedì informi i cittadini Messinesi invece di propagandare solamente questa opera; si faccia o non si faccia.

Non la conosco ma credo lei sia Messinese, e da Messinese le chiedo di informare i cittadini su quali sono le zone interessate, sugli espropri, la viabilità, quali strade saranno non percorribili, sulle criticità che la città e i cittadini dovranno affrontare.