MESSINA. Le condizioni della scuola media “Mazzini”. È l’oggetto di una nota firmata dal consigliere comunale Alessandro Russo, indirizzata al sindaco Cateno De Luca e al Prefetto, in cui l’esponente del Pd chiede di venire a conoscenza delle stato in cui versa la struttura, alla luce della recente denuncia da parte di alcuni genitori degli alunni, che hanno protestato fuori dai cancelli.

Di seguito la nota integrale:

Gentile Signor Sindaco,

formulo la presente a seguito di aver appreso dell’Ordinanza che la S.S. ha emanato in queste ultime ore, la numero 283 del 26/09/2020, ed avente ad oggetto l’occupazione temporanea di una porzione di terreno da adibire per la collocazione di moduli temporanei per la momentanea carenza di spazi della Scuola “Mazzini”. 

A tal proposito, risulta allo scrivente consigliere che da diversi giorni le rappresentanze dei genitori della scuola “Mazzini” facevano presente alla dirigenza scolastica le proprie preoccupazioni in tema di ripresa dell’anno scolastico, segnatamente per una lamentata carenza di comunicazione e informazione scuola-famiglie proprio per la delicata materia delle norme di prevenzione da contagio da Covid-19 da implementare nella Scuola e, contestualmente, per le più generali condizioni di sicurezza strutturale del plesso scolastico (numero di aule a disposizione, condizioni di affollamento previsto, condizioni di sicurezza strutturale, condizioni di accessibilità dei bagni e, tra le altre, le condizioni di accessibilità della struttura per gli studenti portatori di disabilità).

Nelle scorse settimane estive, sotto l’egida di S.E. il Prefetto, Maria Carmela Librizzi, che legge la presente per conoscenza, si sono tenuti dei tavoli tecnici di preparazione dell’avvio dell’anno scolastico con le Amministrazioni locali del territorio messinese e, in quella sede, il Comune di Messina rappresentava un quadro complessivamente favorevole e in via di definizione. A quel tavolo tecnico, a quanto consta allo scrivente consigliere, non sarebbe emersa alcuna criticità relativamente alla Scuola “Mazzini” di Messina.

L’Ordinanza 283/2020, tuttavia, mette in evidenza come, a pochi giorni dall’avvio dell’anno scolastico, la situazione della Scuola “Mazzini” sia tutt’altro che definita, e tale stato di cose comporta nei genitori dei ragazzi apprensione e preoccupazione, poiché sia il sistema di rotazione previsto dalla Scuola, che lo stesso utilizzo degli spazi – insufficienti nonostante rassicurazioni di diverso tipo, altrimenti l’Ordinanza 283/2020 non avrebbe avuto logica amministrativa – appare non chiaro alle Famiglie coinvolte.

Orbene, a tale quadro vada ad aggiungersi che consta allo scrivente una situazione di particolare tensione dei rapporti tra la Scuola e le Famiglie che legittimamente chiedono che in forma trasparente e condivisa (come del resto previsto dalle stesse “Linee Guida” del governo in tema di ripartenza dell’anno scolastico) tutte le criticità vengano messe in luce e affrontate collettivamente, a pena di permanere in un clima di insicurezza che spingerebbe le Famiglie a non far frequentare, per timore dell’incolumità dei propri figli, le lezioni avviate in condizioni di non evidente e dimostrata condizione di sicurezza. A tale legittima richiesta, parrebbe che la Scuola abbia replicato paventando addirittura l’incitamento alla dispersione scolastica con conseguente attivazione delle segnalazioni alle competenti autorità: una replica che, laddove fosse riscontrata in tal senso, appare grave e sproporzionata nei confronti delle Famiglie che richiedono di avere informazioni e di essere rese edotte pienamente sulle misure di sicurezza e prevenzione applicate o da applicare.

Stando così le cose, Signor Sindaco, con la presente chiedo un sollecito Suo intervento per avere contezza sulle reali condizioni di sicurezza – sia strutturale che in termini di normativa da prevenzione da contagio Covid-19 – che la Scuola “Mazzini” presenta alla data odierna. E, allo stesso tempo, per comprendere se la necessaria individuazione di spazi esterni per collocare dei moduli temporanei (Ord. 283/2020), ovviando evidentemente a condizioni di inadeguatezza del plesso alla data odierna, rendano effettivamente concrete le legittime preoccupazioni delle Famiglie, che stanno apprendendo solo in queste ore e in queste forme anche conflittuali con la Scuola che quanto era atteso dopo gli incontri in Prefettura di questa estate – ossia la messa in condizioni di sicurezza preventiva degli stabili scolastici comunali – ad oggi parrebbe non essere obiettivo raggiunto, almeno per quel che riguarda la Scuola “Mazzini”.

 

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