PALERMO – “Le colpe dei padri non ricadano sui figli, ma neanche i voti”, così Giancarlo Cancelleri, candidato alla presidenza per il Movimento 5 stelle interviene dopo la presentazione venerdì a Messina della candidatura di Luigi Genovese, figlio di Francantonio condannato ad 11 anni nel processo sulla Formazione professionale.

Il ragazzo di 21 anni, studente di giurisprudenza alla Luiss è stato presentato a una folta platea del Palacultura da Renata Polverini, Gianfranco Micciché e Gaetano Armao: “Le colpe non possono ricadere sui figli, più che giusto – ha commentato Cancelleri -. Nel caso di Genovese junior è d’obbligo, però, un distinguo, specie se chi lo ha accolto nella coalizione ha predicato ai quattro venti di essere disposto a rinunciare anche a 10 mila voti piuttosto che perdere la dignità”.

Alla presentazione di Genovese junior mancava però il candidato alla presidenza del centro – destra, Nello Musumeci, assenza che darebbe conferma alle voci dei malumori di Musumeci sulla candidatura del giovane messinese.

“Musumeci – afferma Cancelleri – sia coerente con le sue affermazioni, faccia a meno dei voti del giovane Genovese, visto che è lapalissiano che le preferenze che raccoglierà gli arriveranno dalle relazioni e dalla campagna elettorale del padre. La cosa è ancora più inopportuna se si considera il ruolo di presidente della commissione Antimafia che ha svolto fino a qualche mese fa all’Ars il candidato governatore del centro-destra”.

“La verità – conclude Cancelleri – è che i voti per alcuni sono come i soldi: non puzzano. L’importante è che arrivino, senza stare a guardare da che parte provengano. A destra e a sinistra stanno imbarcando di tutto pur di sbarrarci la strada. Noi, però. non ci preoccupiamo: l’unica alleanza che dovevamo fare l’abbiamo già fatta, quella con i cittadini liberi, che è sicuramente la più potente tra tutte quelle possibili”.

Sulle liste intanto Cancelleri rinnova l’appello lanciato qualche giorno fa alla presidente della commissione nazionale Antimafia, Rosy Bindi. “Vigili affinché siano pulite”.

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